Dopo che la Francia ha riaffermato il suo sostegno al piano del Marocco per il Sahara Occidentale – prendendo così le distanze dagli sforzi dell’Onu – che riconosce l’autonomia del Sahara Occidentale nell’ambito del territorio marocchino, l’Algeria ha deciso di ritirare il suo ambasciatore a Parigi con effetto immediato.
La rappresentanza diplomatica algerina in Francia è ora sotto la responsabilità di un incaricato d’affari, indica il ministero degli Affari Esteri algerino in un comunicato.
Secondo il documento, la Francia ha finito per dare il suo appoggio “franco e categorico” al “fatto coloniale imposto” nel Sahara Occidentale. L’Algeria denuncia così “la leggerezza” e “la grande nonchalance” dell’attuale governo francese che ha compiuto un passo che “nessun altro governo francese aveva ritenuto necessario fare”. La Francia, prosegue il comunicato, “non misura tutte le possibili ripercussioni di una tale decisione”.
Sempre secondo Algeri, riconoscendo il piano di autonomia del Marocco come unica base per risolvere il conflitto del Sahara Occidentale nel quadro della presunta sovranità del Marocco, la Francia “si fa beffe della legalità internazionale e si fa carico della causa della negazione dei diritti del popolo sahrawi all’autodeterminazione”.
La Francia deve ora assumersi le proprie responsabilità in ogni circostanza, indica la diplomazia algerina, mentre la visita del presidente algerino in Francia, prevista per il prossimo autunno, rischia di essere annullata, osserva la stampa internazionale.
Da parte sua, la Francia ha dichiarato di aver “preso atto della decisione dell’Algeria di richiamare il suo ambasciatore” e si è detta determinata ad approfondire le sue relazioni con l’Algeria a beneficio del popolo francese e algerino. “Non dobbiamo commentare questa decisione sovrana”, ha detto all’Afp una fonte diplomatica francese. “Da parte nostra, restiamo determinati a continuare ad approfondire le nostre relazioni bilaterali con l’Algeria”, ha aggiunto questa fonte.