In Sudafrica è morto Ray McCauley, leader religioso cristiano, esponente anti apartheid e culturista. Il South African National Christian Forum (Sancf) ha reso omaggio a Ray McCauley, definendolo “un leader ecumenico eccezionale” e lodandolo per il suo contributo alla comunità cristiana e alla società sudafricana. “Sarà ricordato come uno dei grandi leader cristiani del Paese”, si legge in una dichiarazione ufficiale del Sancf. Anche l’ex Public Protector del Sudafrica, Thuli Madonsela, ha condiviso un sentito messaggio sui social, ricordando McCauley come una figura determinata sulle questioni di integrità negli affari di Stato. “Lo ricorderò sempre come una persona che ha aperto la strada al culto inclusivo”, ha scritto Madonsela su X.
Ray McCauley, noto per il suo ruolo cruciale nella lotta contro l’apartheid e per la sua guida della Chiesa Rhema, è stato un personaggio influente nella storia religiosa e politica del Sudafrica. Il presidente Cyril Ramaphosa ha descritto la Chiesa Rhema come una delle “più grandi Chiese multirazziali durante l’apartheid”, sottolineando l’importanza del suo contributo nei difficili anni di transizione del Paese.
McCauley si espresse apertamente contro il regime segregazionista e partecipò ai discorsi sulla verità e la riconciliazione, confessando le mancanze di molti sudafricani bianchi che “si nascondevano dietro la loro spiritualità, chiudendo gli occhi di fronte alle ingiustizie del regime”. La sua Chiesa divenne un pilastro della società sudafricana, attirando personaggi politici di spicco come l’ex presidente Jacob Zuma, membri del parlamento e figure del mondo sportivo.
Negli anni, però, Ray McCauley è stato anche criticato per il suo stile di vita. Accusato di predicare il Vangelo della prosperità, veniva descritto come il “sommo sacerdote del Sudafrica” e nel 2008 il suo reddito annuo, proveniente principalmente da decime e offerte, ammontava a 68 milioni di rand, secondo il quotidiano Business Day. McCauley fu anche coinvolto in controversie personali, tra cui il suo divorzio dalla prima moglie Lyndie nel 2000, che causò una spaccatura nella sua congregazione.
Nonostante le critiche, la sua influenza nella comunità cristiana e nella politica sudafricana rimase forte. McCauley era membro del National Interfaith Leaders Council (Nilc), dove forniva consulenza su questioni sociali e difese pubblicamente Jacob Zuma e l’African National Congress (Anc) su diverse controversie.
Ray McCauley, che fu anche culturista e partecipò al concorso Mr. Universe nel 1974, si era ritirato dalle sue funzioni attive nella Chiesa Rhema nel 2022, ma aveva tenuto un sermone poche settimane fa. Lascia la vedova Zelda, il figlio Joshua avuto dal primo matrimonio e tre nipoti.