Dal 1° al 31 maggio 2025, Bissau diventerà il cuore pulsante della cultura e dell’arte, con 59 eventi in 31 giorni. Un’iniziativa storica per dare spazio agli artisti locali e internazionali, creare infrastrutture culturali e promuovere l’economia creativa.
Su iniziativa della società civile, è stata presentata la prima Biennale d’Arte e Cultura della Guinea-Bissau, che si svolgerà dal 1° al 31 maggio, con l’ambizione di influenzare la creazione di infrastrutture per la promozione dell’economia nazionale.
L’evento nasce grazie al Movimento Culturale e Artistico di Bissau (MoACBiss) e dai movimenti sociali artistici e culturali presenti nel Paese e nella diaspora, per creare possibilità di produzione culturale.
Miguel de Barros, coordinatore del MoACBiss, ha spiegato che l’obiettivo è quello di creare un ambiente favorevole che influenzi la nascita di infrastrutture culturali, per consentire ai professionisti dell’arte di avere dignità e uno spazio in cui presentare le proprie arti, e al pubblico di avere possibilità e condizioni essenziali per ricevere opere d’arte.
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“Questa è la nostra grande sfida. Il 2023 è stato il primo momento in cui abbiamo iniziato a vedere quali possibilità e potenzialità esistono, ma anche quali lacune. E il 2025 è il momento di realizzare questa prima tappa: avremo 59 attività durante 31 giorni a maggio, in almeno sei quartieri e tutti i centri culturali di Bissau“, ha affermato Barros. Ha sottolineato che l’iniziativa consentirà anche la mobilità, la produzione professionale, gli scambi tra artisti, non solo con i guineani che si trovano nel Paese o all’estero, ma anche con artisti di altri Paesi, che potranno utilizzare la Guinea-Bissau come palcoscenico per le loro creazioni e produzioni.
Tra i temi a dibattito, il creolo come patrimonio nazionale, la gastronomia come elemento di identità e come favorire la mobilità degli artisti, sia a livello nazionale che internazionale. “Una delle maggiori difficoltà per l’arte guineana è avere agenzie che supportino gli artisti nell’accesso al mercato internazionale”, ha affermato de Barros, citato nei media.