C’è stato un tempo, prima che iniziasse la tratta transatlantica, in cui Africa ed Europa avevano un rapporto paritario anche dal punto di vista artistico e creativo. La mostra Ex Africa, tenutasi lo scorso anno a Bologna, ha evidenziato molto bene questo aspetto. Suggestioni analoghe arrivano adesso da un’esposizione virtuale che la Galleria degli Uffizi, in collaborazione con il Black History Month di Firenze, ha “allestito” sul suo sito. On Being Present propone al visitatore digitale una descrizione dettagliata dei suoi dipinti in cui compaiono soggetti di origine africana, rivelando in molti casi un immaginario inedito. Nel Perseo che libera Andromeda di Piero di Cosimo, un tema derivato dalle Metamorfosi di Ovidio e risalente al 1510-13, troviamo, per esempio, due musici e uno di questi, perfettamente inserito nella composizione e molto ricercato nell’abbigliamento, ha la pelle nera. I ritratti dei re etiopi Atana de Dinghel e Alchitrof fanno parte di una serie dedicata agli uomini illustri che il duca Cosimo I de’ Medici aveva commissionato al suo pittore di corte Cristofano dell’Altissimo tra il 1552 e il 1568. Attestano dunque un riconoscimento formale del valore di queste figure regali. Ci sono poi i ritratti di Alessandro de’ Medici detto il Moro, che era figlio con ogni probabilità di una servitrice nera, realizzati dal Vasari e dal Bronzino intorno al 1530.
Per chi volesse approfondire il tema, oltre alla visione completa della mostra consigliamo la consultazione dei poderosi volumi di David Bindman dedicati alla figura nera nell’arte di tutto il mondo.
arte
-
-
-
(testo di Valentina Milani – foto di Alessio Perboni) Condividi
-
Scatto aereo del gigantesco dipinto dell’artista franco-svizzero Saype (sdraiato nell’orologio assieme a un amico ivoriano), realizzato con pigmenti biodegradabili sui prati della Basilica di Yamoussoukro. L’opera, la più grande del …
-
David Nkot, 34 anni, illustra il suo ultimo progetto artistico all’inviata di Africa. – Foto di Alessio Perboni Il Camerun è una formidabile fucina di pittori e scultori di grande talento …
-
Il Centro di Arti Applicate di Mbalmayo diretto dall’associazione italiana Coe, che in Camerun promuove la formazione artistica dei giovani. -Foto di Alessio Perboni Il Camerun è una formidabile fucina …
-
Hervé Yamguen vive e lavora nel quartiere di New Bell, a Douala. È poeta, scultore, pittore e performer artistico. – Foto di Alessio Perboni Il Camerun è una formidabile fucina …
-
L’artista Justine Gaga ricicla vecchie bombole del gas. – Foto di Alessio Perboni Il Camerun è una formidabile fucina di pittori e scultori di grande talento e creatività. Le loro …
-
(reportage dal numero 1/2020 di Africa) Condividi
-
L’artista Wanko Cubart nel cortile della Doual’Art, galleria d’arte di Douala. – Foto di Alessio Perboni Il Camerun è una formidabile fucina di pittori e scultori di grande talento e …
-
Joseph-Francis Sumégné circondato da alcune sue sculture realizzate con pezzi meccanici di recupero. È uno degli artisti camerunesi più famosi nel mondo. – Foto di Alessio Perboni Il Camerun è …
-
Pascal Kenfack, classe 1950, nel suo atelier di Yaoundé. Scultore e pittore, è ritenuto uno dei padri dell’arte contemporanea del Paese. – Foto di Alessio Perboni Il Camerun è una …
-
Padre Emanuele Zanaboni vive da 38 anni in Senegal, dove ha avviato una scuola d’arte sacra a Saint-Louis aperta a cristiani e musulmani. – Foto di Marco Gualazzini In Senegal …
-
Quarant’anni fa apriva i battenti a Londra uno spazio artistico con una mission rivoluzionaria: ospitare interconnessioni creative d’avanguardia, di tutti i generi e da tutti i continenti, ma in particolare …