La zambiana Barbra Banda, 24 anni, è stata premiata come come calciatrice dell’anno, nominata come BBC Women’s Footballer of the Year 2024, diventando la prima zambiana e la seconda africana a vincere questo riconoscimento in 10 anni di storia. Banda ha ricevuto il maggior numero di voti dagli utenti del sito web di BBC Sport, dopo che lo scorso mese erano state annunciate cinque candidate.
Questo riconoscimento corona un anno incredibile per la sportiva che si è distinta alle Olimpiadi di Parigi, facendo la storia come prima calciatrice a segnare tre triplette in un singolo torneo. Capitano dello Zambia e calciatrice dell’Orlando Pride, Banda è una fuoriclasse nel calcio ma anche nella vita, dove ha dovuto attraversare tante difficoltà per raggiungere i suoi obiettivi.
Nel 2022 si è ritrovata al centro di un caso che ha fatto scalpore. Banda non ha potuto infatti partecipare alla Coppa d’Africa Femminile (WAFCON) a causa delle regole FIFA sull’ammissibilità di genere, che prendono di mira atlete con alti livelli naturali di testosterone. Il disappunto e la polemica, sottolinea la Bbc, nasceva anche dal fatto che la stessa Banda era stata invece ammessa alle Olimpiadi.
Banda non si è fatta fermare o demoralizzare, continuando a seguire i suoi obiettivi con determinazione, progetti che non la coinvolgono solo come calciatrice in prima persona, ma come esempio per le giovani donne zambiane che vogliono abbracciare questa disciplina. Attraverso la sua fondazione, la sportiva usa il calcio come strumento per aiutare le giovani donne zambiane, offrendo loro delle opportunità.
In un messaggio diffuso sui suoi social media, Banda ha commentato così il premio ricevuto, dedicandolo ai suoi fan, compagni di squadra e allenatori: “Vorrei ringraziare chi ha votato e tutti coloro che hanno avuto un ruolo nella mia vita e nella mia carriera: la mia famiglia, la mia squadra nazionale dello Zambia e, in particolare, il team dell’Orlando Pride. Questo premio è per tutti. Per molti zambiane, è un simbolo di perseveranza e possibilità, e questo ultimo riconoscimento ha rafforzato il suo posto nella storia del calcio femminile, simbolo di speranza per la prossima generazione di atlete. “È stato un anno pieno di alti e bassi, ma Dio è sempre stato con me. Alle giovani ragazze africane che sognano in grande, dico: continuate a sognare e lavorate duro. I sogni si avverano davvero”, ha detto alla Bbc.