Il ministro dell’Ambiente della Guinea-Bissau, Viriato Luis Soares Cassamá, ha presentato presso la sede dell’Unesco a Parigi la candidatura di un gruppo di isole dell’arcipelago delle Bijagós a diventare Patrimonio dell’Umanità. Lo si apprende da Macao news.
L’arcipelago delle Bijagós è composto da 88 isole ma la domanda presentata all’Unesco copre l’ecosistema acquatico solo di Orango, Urok, João Vieira e Poilão, isole già protette come parchi nazionali marini che forniscono un habitat naturale fondamentale agli uccelli migratori e a diverse specie di tartarughe marine.
La lista del patrimonio mondiale dell’Unesco copre attualmente 1.199 siti culturali e naturali in tutto il mondo, inclusi 147 siti in 46 paesi africani. Se la candidatura della Guinea-Bissau avrà successo, sarà il primo sito Patrimonio dell’Umanità nel Paese.
L’intero arcipelago delle Bijagós, invece, è classificato come Riserva della Biosfera Unesco sin dal 1996. Anche se solo un quarto delle isole sono abitate, quelle popolazioni hanno “sviluppato un rapporto indissolubile tra patrimonio naturale e culturale, e uno stile di vita basato sul rispetto e sulla protezione dell’ambiente” ha detto il ministro bissauense rivolgendosi alla stampa dopo la presentazione della domanda all’Unesco.
Una designazione come Patrimonio Mondiale da parte dell’Unesco potrebbe stimolare lo sviluppo economico e il turismo in tutto il Paese, non solo nelle isole in questione, e attirare l’attenzione del mondo sulla regione.