La Boeing compenserà le famiglie delle 157 vittime decedute nello schianto del marzo 2019 in Etiopia. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, l’azienda di Chicago e le famiglie delle vittime hanno raggiunto un’intesa in base alla quale il costruttore indennizzerà le famiglie e queste non ricorreranno ulteriormente per ottenere risarcimenti o indennizzi punitivi.
Nei documenti del tribunale depositati presso la Corte federale di Chicago la società ha ammesso che il suo software era responsabile della perdita di controllo del volo 302 e che il 737-Max era in una “condizione pericolosa” per volare. L’azienda ha così accettato la responsabilità della perdita di controllo del volo 302 di Ethiopian Airlines, decollata da Addis Abeba e diretta a Nairobi. L’aereo si schiantò in un terreno arido a circa 65 chilometri dalla capitale etiope. Non ci furono sopravvissuti. Nell’incidente morirono anche alcuni italiani tra i quali Paolo Dieci, presidente dell’Ong Cisp e della rete Link 2007. Le autorità Usa hanno messo a terra il 737-Max fino a quando Boeing non ha potuto riparare il software difettoso dell’aereo ritenuto responsabile dell’incidente.