Il gruppo islamista nigeriano Boko Haram ha ripreso gli attacchi e i rapimenti nello stato nordorientale della Nigeria, il Borno, senza ricevere alcuna reazione da parte delle forze di sicurezza, il che suggerisce che le autorità della regione stanno perdendo terreno nei confronti degli insorti. Lo ha detto il governatore dello stato nigeriano, Babagana Zulum, ripreso dall’agenzia Reuters.
I militanti di Boko Haram hanno operato principalmente nel nord-est della Nigeria, attaccando le forze di sicurezza e i civili, uccidendo e sfollando decine di migliaia di persone. Negli ultimi anni, l’esercito nigeriano è riuscito a respingere Boko Haram, mentre gli scontri interni con l’Iswap hanno ulteriormente indebolito il gruppo. Tuttavia, in tempi più recenti, Boko Haram ha intensificato gli attacchi, dislocando alcune formazioni militari in diversi distretti e uccidendo civili e forze di sicurezza: “Si tratta di una battuta d’arresto per il fragile stato del Borno e per la regione del Nord-Est”, ha detto Zulum durante un incontro con le forze di sicurezza tenutosi ieri a Maiduguri, capitale dello stato del Borno.
Zulum ha aggiunto che “i rinnovati attacchi e rapimenti di Boko Haram in molte comunità, quasi quotidianamente e senza scontri, segnalano che lo Stato di Borno sta perdendo terreno”.
Secondo l’esercito nigeriano, Boko Haram, che ha sede proprio nello stato di Borno, ha adattato le sue tattiche nel tempo, includendo l’uso di droni per attività di sorveglianza e attacchi