Due giorni fa il presidente nigeriano Bola Tinubu ha promulgato un disegno di legge che ripristina il vecchio inno nazionale della Nigeria, abbandonato dal governo militare nel 1978. Quest’inno inizia con “Nigeria, We hail thee”, è stato scritto da Lillian Jean Williams nel 1959 e composto da Frances Berda e, secondo Tinubu, simboleggia la diversità della Nigeria.
Tuttavia, questo ha innescato un acceso dibattito pubblico. Alcuni nigeriani sostengono sui social network che il Paese ha problemi più urgenti come l’insicurezza, l’aumento dell’inflazione e una crisi valutaria, che non quello dell’inno nazionale. Una discussione pubblica nella quale si sono espressi anche esponenti politici e persone in vista della Nigeria: l’ex ministro dell’Istruzione Oby Ezekwesili ha postato su X che non avrebbe mai cantato il nuovo-vecchio inno, l’ex assistente presidenziale Bashir Ahmad ha scritto ironicamente se non fosse il momento di cambiare bandiera e nome al Paese, mentre Tahir Mongunu, presidente della commissione parlamentare che ha approvato il disegno di legge, ha respinto le critiche diffuse, definendolo “appropriato e importante”.