È sott’acqua buona parte dell’area urbana di Maiduguri, capitale dello Stato di Borno, nel nord-est della Nigeria, colpita da ieri da una forte inondazione che ha sfollato migliaia di persone e sta causando devastazioni diffuse: l’acqua rilasciata dalla diga di Alau, alla periferia della città, dove è avvenuto un crollo con conseguente straripamento, si è riversata nella metropoli, che conta poco meno di un milione di abitanti. L’incidente è avvenuto alle 5 di ieri mattina.
Secondo la National emergency management agency (Nema) gli sfollati sarebbero almeno 200.000 persone e un numero imprecisato di persone, tra cui molti bambini, risultano disperse. L’acqua ha invaso anche il grande cimitero di Gwange, spazzandolo via, e diversi cadaveri galleggiano per le strade. Ma non solo: le inondazioni riguardano strutture come ospedali, scuole, centri di culto, cimiteri, case private e zoo, dove infatti l’80% degli animali è morto annegato e il restante è invece fuggito. Ali Donbest, che gestisce lo zoo di Sanda Kyarimi, ha detto alla Bbc di non sapere esattamente quanti animali siano liberi, ma è in corso una caccia per localizzarli: è stato trovato uno struzzo, ma ha consigliato ai residenti di stare attenti anche perché tra gli animali fuggiti ci sono alcuni coccodrilli e, ha detto Donbest, le gabbie che ospitavano leoni e iene sono state sommerse ma non è chiaro se gli animali siano fuggiti o annegati. Inoltre, non tutte le creature avvistate per strada potrebbero provenire dallo zoo: “Abbiamo ricevuto una segnalazione che un ippopotamo è stato avvistato da qualche parte: non ne abbiamo nello zoo, quindi le acque potrebbero disperdere gli animali anche da altre località” ha detto sempre alla Bbc Donbest.
L’alluvione di ieri non sarebbe direttamente collegata alle precipitazioni: nell’area infatti non piove da diversi giorni ma, ieri all’alba, quando i cittadini di Maiduguri si sono svegliati si sono ritrovati sott’acqua, proveniente dalla diga di Alau, crollata verso le 5.30 del mattino.
Il presidente nigeriano Bola Tinubu ha descritto in una nota ufficiale questa inondazione come “la peggiore degli ultimi decenni”. L’ultimo evento simile è avvenuto nel 1994, con molti testimoni oculari che ricordano quegli eventi come l’apocalisse.
La Coalizione delle organizzazioni della società civile (Cso) della zona ha chiesto donazioni di medicine, cibo, coperte, vestiti, ripari e biancheria da letto per migliaia di sfollati a causa dell’alluvione. Il presidente della locale Associazione dei medici, Abubakar Ngubdo, ha detto ai media che lo Stato di Borno si trova ora ad alto rischio di malattie trasmesse dall’acqua, poiché l’alluvione ha contaminato le acque superficiali nelle aree colpite: l’acqua trasporta cadaveri e ha invaso anche fosse settiche e discariche.
Il governo dello Stato di Borno ha riaperto diversi campi per sfollati interni per dare alloggio alle persone colpite dall’alluvione e si dice anche che l’alluvione abbia distrutto l’enclave di Boko Haram, Dollarland, in una zona paludosa della foresta di Sambisa, uccidendo molti dei miliziani e le loro famiglie.