Il governo del Botswana sta adottando misure temporanee per garantire l’accesso ai servizi di prevenzione e trattamento dell’Hiv/Aids, dopo la chiusura di diverse organizzazioni della società civile (Cso) e non governative (Ong) attive nel settore sanitario. Lo ha reso noto giovedì il portavoce del ministero della Salute, Christopher Nyanga, in un comunicato.
“Ogni sforzo sarà fatto per continuare a fornire questi servizi come in precedenza”, ha dichiarato Nyanga, sottolineando che, in alcuni casi, alcune delle organizzazioni colpite operavano già all’interno delle strutture sanitarie pubbliche. Al momento, non è chiaro per quanto tempo le Cso e le Ong rimarranno chiuse.
Il ministero ha invitato tutti i cittadini e i pazienti che usufruivano dei servizi di queste organizzazioni a rivolgersi ai centri sanitari pubblici più vicini. Parallelamente, sono in corso consultazioni con altri attori per garantire la continuità di servizi essenziali, come quelli destinati alle vittime di violenza di genere.
Il governo fornirà aggiornamenti sulle misure alternative e le nuove iniziative nei prossimi giorni. Il settore sanitario del Botswana è stato duramente colpito dalla decisione degli Stati Uniti di sospendere il sostegno finanziario a diversi programmi di sviluppo, che includevano il supporto alle Cso e Ong attive nella lotta all’Hiv.