La squadra nazionale di calcio femminile dello Zambia ha deciso di escludere quattro giocatrici residenti negli Stati Uniti dalla rosa per le prossime partite a causa delle preoccupazioni sulla politica di immigrazione dell’amministrazione Trump. L’annuncio è stato fatto dalla stessa Federcalcio del Paese africano.
La preoccupazione riguarda la possibilità – alimentata da recenti fatti di cronaca – che una volta lasciati gli Stati Uniti le giocatrici possano avere difficoltà a rientrarvi.
Questa settimana la nazionale dello Zambia giocherà in Cina contro la Thailandia e contro la Cina o l’Uzbekistan. Le tre giocatrici dell’Orlando Pride Barbra Banda, Prisca Chilufya e Grace Chanda non parteciperanno alle partite, così come Rachael Kundananji del Bay FC. Banda è la capitana dello Zambia e, insieme a Kundananji, è una delle prime scelte in attacco.
La Federcalcio dello Zambia, si legge nel comunicato diffuso anche sui social, informa che la decisione è stata presa “a causa delle ulteriori misure introdotte dalla nuova amministrazione negli Stati Uniti d’America”. Il comunicato prosegue affermando che il ritiro delle giocatrici dalla squadra è stato fatto su consiglio della missione zambiana a Washington e di entrambi i club calcistici coinvolti.
“Dopo aver esaminato il processo avviato dalle misure introdotte di recente, è stato deciso che è nel migliore interesse delle nostre giocatrici saltare questa partita”, ha detto il segretario generale della Federazione zambiana, Reuben Kamanga. “Saranno sicuramente disponibili per i prossimi impegni, come lo sono stati per l’ultima finestra quando abbiamo giocato contro il Malawi. Da allora la panchina tecnica ha reclutato delle sostitute per garantire che la squadra rimanga competitiva”.