Sarebbero 135 i morti e 50 i dispersi provocati dalla calca verificatasi domenica nello stadio del 3 Aprile a N’Zérékoré, nel sud del Guinea, durante la finale del torneo di calcio organizzato in sostegno al presidente della transizione Mamadi Doumbouya. Il bilancio, più grave rispetto a quello fornito dal governo che parla di 56 decessi, è stato fornito da un gruppo di organizzazioni non governative per i diritti umani locali che operano nella regione: Uguali diritti per tutti e l’Organizzazione guineana per la difesa dei diritti umani.
“Secondo le informazioni raccolte presso l’ospedale regionale di N’Zérékoré, dai tifosi presenti allo stadio, dai capi dei quartieri riguardo alle sepolture nei cimiteri il 2 dicembre, nelle moschee e nelle chiese, dai genitori delle vittime e dalla stampa locale, si stima che 135 persone — per lo più ragazzi e bambini sotto i 18 anni — siano morte allo stadio,” si legge nella dichiarazione rilasciata dalle Ong che precisano: “durante questo evento, diverse persone sono rimaste ferite e oltre 50 risultano disperse.”
Il primo ministro Amadou Bah Oury ha dichiarato in una nota che saranno condotte indagini per accertare le responsabilità dell’incidente. Nel frattempo, ha attribuito l’incidente a manifestazioni di insoddisfazione per le decisioni arbitrali, che hanno portato i tifosi a lanciare pietre, causando la calca mortale.
Le organizzazioni hanno chiesto l’arresto immediato e il perseguimento giudiziario degli organizzatori del torneo.