La figlia del presidente gabonese deposto Ali Bongo Ondimba, la deputata Malika Bongo Pereira, si è congratulata con i golpisti che hanno rovesciato il padre nel giorno stesso del colpo di Stato, il 30 agosto. A prima vista può sembrare una barzelletta, o una bufala, ma non lo è affatto. Lo ha fatto su Facebook, scrivendo sopra una foto dell’uomo che ha preso il potere: “Congratulazioni al nuovo presidente della transizione, sua Eccellenza Brice Clothaire Oligui Nguema #Gabon #transition2023”.
Aveva cattivi rapporti con il padre presidente, viene da chiedersi? Può darsi, visto che Ali Bongo era assente al matrimonio di Malika con Julio Pereira, ingegnere senior della Shell, lo scorso novembre. Ma la primogenita fa parte della famiglia che governa il Paese dagli anni Sessanta, così come il generale Oligui, che non è altro che un nipote di Omar Bongo, defunto presidente e padre di Ali, suo cugino. Malika fa anche parte della classe politica, in qualità di deputata del partito al potere a Djouori Agnili. Julio, da parte sua, era attivamente impegnato per il suocero nella campagna elettorale.
Il 25 agosto, alla vigilia delle elezioni presidenziali a cui Ali era candidato per rimanere sulla poltrona che occupa dal 2009, Malika incoraggiava il Partito democratico gabonese (Pdg) prevedendo una “vittoria immediata e con KO nella pace, e usando l’hashtag #Alipourtous, Ali per tutti.
L’applauso della figlia del presidente allo zio golpista non fa altro che rafforzare la tesi di un finto golpe, di una rivoluzione di palazzo. La transizione farà davvero avanzare il Paese in un’ottica di cambiamento per il meglio, ponendo fine alle logiche di corruzione e nepotismo? Quello che è certo, è che a rimanere tagliato fuori, almeno per il momento, è l’opposizione politica con il suo candidato, Albert Ondo Ossa, forse il vero vincitore di queste elezioni.