Il governo del Sud Sudan e il Gruppo di opposizione sud sudanese dei non firmatari, che riunisce i partiti di opposizione che hanno rifiutato di far parte dell’accordo di pace rivitalizzato del 2018, non sono ancora riusciti a trovare un terreno comune per riprendere i colloqui di pace mediati dalla Comunità di Sant’Egidio. Interpellato da Radio Tamazuj, il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Paolo Impagliazzo, ha dichiarato che i colloqui riprenderanno a Roma solo quando le due parti avranno definito la strada da seguire.
“La situazione è sempre la stessa e stiamo discutendo sia con il governo che con il gruppo di opposizione non firmatario per trovare un terreno comune per riavviare i negoziati. I non firmatari chiedono tavole rotonde e il governo chiede di continuare con l’Iniziativa di Roma così com’è. Quindi al momento non ci sono possibilità di discutere un’agenda comune – ha spiegato – stiamo discutendo sia con il governo che con i non firmatari per riprendere i colloqui e crediamo che i negoziati politici siano ancora la strada da percorrere”.
Il governo ha sospeso i colloqui nel novembre 2022, accusando i non firmatari di non impegnarsi nei negoziati di pace e di voler riprendere il conflitto. Come ricorda l’emittente, i colloqui sono iniziati a Roma nel 2019 e da allora si sono interrotti più volte, anche con scontri a intermittenza, nonostante il cessate il fuoco del gennaio 2020.