Uno dei cantanti congolesi più noti nel panorama musicale mondiale, Koffi Olomide, è stato convocato dal Consiglio Superiore dell’Audiovisivo e della Comunicazione (Csac), l’autorità di regolamentazione della Repubblica Democratica del Congo, dopo una trasmissione televisiva del 6 luglio. Anche il conduttore del programma, “Le Panier, lo spettacolo del mattino”, sul canale Rtnc (Radiotelevisione nazionale congolese), Jessy Kabasele, è stato convocato.
Una convocazione avvenuta dopo aver messo in discussione il termine “guerra” per descrivere il conflitto nell’est della RDC, durante una trasmissione televisiva nazionale. Secondo Rfi, le dichiarazioni di Antoine Christophe Agbepa Mumba (il vero nome di Koffi Olomide) sono state percepite come critiche alla mancanza di efficacia delle Forze Armate della Rdc (Fardc).
“Di quale guerra stai parlando?”, chiede Koffi Olomide a una domanda della giornalista Jessy Kabasele.“Non c’è guerra. Siamo picchiati, schiaffeggiati, fanno di noi quello che vogliono. Ho visto camion, individui che vengono tranquillamente, non c’è nessuno per ostacolarli. (…) Non è una guerra, ci trattano come bambini. La guerra è quando tu spari, io sparo (…)”. Il re della rumba congolese ha deplorato l’assenza di assistenza, compassione, nei confronti delle popolazioni colpite, da parte dei detentori delle redini del Paese. Ha deplorato la mancanza di azione per contrastare la complessa e drammatica situazione.
Queste dichiarazioni hanno scatenato una vivace polemica in Congo. Il giornalista e il suo programma sono stati sospesi. In una lettera, la direttrice generale della Rtnc si è rammaricata che l’artista, attraverso le sue dichiarazioni, abbia apertamente messo in dubbio la guerra di aggressione di cui è vittima il Paese da parte del Ruanda. Critica il giornalista per non aver reagito alle parole di Koffi Olomide.