di Valentina Milani
Mentre il mondo va sempre più online, lo stesso fanno i criminali informatici. Nei giorni scorsi a Kigali, in Ruanda, si è tenuta una conferenza per fare luce sui rischi della criminalità informatica che comprende reati come frodi, violazioni di copyright, furti di dati, phishing, ecc.. Al centro delle discussione, i mezzi per combattere questo fenomeno e come cercare di garantire una maggiore cybersicurezza nel continente.
I delegati presenti alla conferenza Cybertech Africa, tenutasi nei giorni scorsi nella capitale ruandese Kigali, hanno invitato i Paesi africani a costruire infrastrutture digitali solide e sicure per affrontare gli attacchi di sicurezza informatica e i crimini correlati.
I relatori sono intervenuti alla cerimonia di apertura della conferenza, che ha attirato più di 1.500 delegati da tutta l’Africa e non solo, tra cui funzionari governativi, rappresentanti delle Nazioni Unite ed esperti di ecosistemi informatici.
“Mentre il mondo va sempre più online, lo stesso fanno i criminali informatici. È necessario che i Paesi africani rispondano in modo appropriato per salvaguardare il futuro digitale condiviso”, ha dichiarato Paula Ingabire, ministra ruandese delle TIC e dell’innovazione, in occasione dell’evento durante il quale ha sottolineato che l’incontro e la condivisione di esperienze sono fondamentali per l’Africa per promuovere un approccio collaborativo alla governance informatica.
“La sicurezza informatica è una responsabilità di tutti. Nessuno è immune dagli attacchi informatici e la capacità di condividere le informazioni è fondamentale. C’è l’opportunità di guidare la crescita economica e creare ricchezza costruendo infrastrutture digitali solide e sicure in Africa”, ha aggiunto Ingabire.
Con il panorama delle minacce informatiche in continua evoluzione, è fondamentale per l’Africa stabilire e implementare misure di cybersecurity complete per proteggere se stessa e i propri cittadini, ha da parte sua sottolineato Lacina Kone, amministratore delegato di Smart Africa.
Kone ha evidenziato i diversi progetti Cybertech che Smart Africa sta implementando in tutto il continente. “Quest’anno, ad aprile, abbiamo inaugurato il nostro primo centro di innovazione sulla cybersecurity ad Abidjan, in Costa d’Avorio, dove 60 giovani menti stanno seguendo una formazione avanzata di sei mesi per diventare cyber geek, e intendiamo creare molti altri centri in tutte le regioni dell’Africa”, ha aggiunto Kone sottolineando l’importanza a suo avviso fondamentale della sicurezza informatica come base per la realizzazione di un’area di libero scambio continentale africana (AfCFTA), affermando che si tratta di una pietra miliare della visione del continente di trasformare l’Africa in un unico mercato digitale.
Kone ha quindi esortato le nazioni e le organizzazioni africane a stare al passo con l’evoluzione del panorama delle minacce informatiche, implementando misure complete per salvaguardare cittadini, dipendenti e clienti da potenziali attacchi informatici.
L’evento è stato organizzato in collaborazione con la National Cyber Security Authority del Ruanda, il Rwanda Convention Bureau e Smart Africa. La conferenza presenta temi quali fintech, IoT (Internet of Things) e 5G, AI (Artificial Intelligence), infrastrutture critiche, aviazione e cybersicurezza spaziale, città intelligenti, costruzione di capacità e sostenibilità. La conferenza comprende anche un’esposizione di aziende cyber innovative di vari settori.