In Kenya, la recente decisione del Ministero dell’Istruzione di rendere la matematica una materia opzionale nelle scuole secondarie superiori sta suscitando un acceso dibattito. Molti educatori e professionisti ritengono che tale scelta potrebbe avere conseguenze negative sull’istruzione e sulle competenze future degli studenti. Il cambiamento dovrebbe entrare in vigore ufficialmente a gennaio 2026. A partire da questa data gli studenti potranno scegliere se inserire il suo insegnamento nel curriculum scolastico.
La matematica non verrà eliminata del tutto, ma diventerà opzionale. Ma, riporta la medesima fonte, si prevede già che saranno in pochi a sceglierla. Tra le principali motivazioni: la percezione della materia come difficile, i voti bassi emersi dagli ultimi risultati di maturità che indurrebbero molti ad abbandonarla, per scegliere invece materie in cui ottengono voti migliori e in cui si sentono più sicuri.
Un articolo pubblicato di recente su The Conversation evidenzia le motivazioni di chi è a favore e di chi è contro questo provvedimento.
Chi si è espresso a favore sostiene la libertà degli studenti di scegliere le materie che più ritengono interessanti e utili per il loro percorso futuro professionale, specialmente per chi sceglie ambiti artistici o umanistici. La matematica di base verrebbe comunque insegnata, mentre quella più avanzata verrebbe scelta in seguito solo da chi vuole intraprendere carriere tecnico-scientifiche.
Chi si è espresso contro questo provvedimento sottolinea l’importanza dell’insegnamento della matematica come materia fondamentale per lo sviluppo di un pensiero critico e di capacità analitiche. Rendere la matematica opzionale potrebbe concretamente limitare le opportunità degli studenti che vogliono intraprendere carriere scientifiche e tecnologiche, con conseguenze che avrebbero un impatto sullo sviluppo economico del Paese.
Gli esperti e studiosi critici verso questa decisione propongono, invece di rendere la matematica opzionale, di lavorare sul migliorare la sua accessibilità e attrattiva, intervenendo sui metodi di insegnamento e potenziando il supporto per gli studenti in difficoltà.