La situazione dei diritti umani in Burkina Faso appare sempre più “preoccupante” e gli arresti arbitrari di oppositori e voci critiche, il reclutamento forzato dei civili, la scomparsa nel nulla di attivisti e la fine della libertà di stampa sono tutti elementi di come la situazione non sia in via di miglioramento. Lo ha denunciato Drissa Traoré, segretaria generale della Federazione internazionale per i diritti umani (Fidh), parlando a Rfi.
Traoré ha denunciato una situazione fatta di pressioni e repressioni: anche i magistrati che si mostrano indipendenti nel loro lavoro, denuncia Traoré, vengono spesso cacciati e mandati sul fronte per punizione. La Fidh, inoltre, ha manifestato una forte preoccupazione circa l’aumento delle sparizioni di difensori dei diritti umani e la crescente repressione delle voci dissidenti: “Stiamo assistendo ad un aumento degli arresti arbitrari e delle pressioni su giornalisti e attivisti” denuncia l’organizzazione, che chiede il rilascio immediato delle persone ingiustamente detenute.
Traoré ha inoltre annunciato una mobilitazione generale “per ripristinare le libertà fondamentali in Burkina Faso e garantire l’indipendenza della giustizia”, considerata essenziale affinché il Paese possa “uscire da questa situazione” e ristabilire uno Stato di diritto funzionale: “Nessuna persona accusata di un atto qualsiasi può essere dichiarata colpevole se non da una giustizia imparziale”.