Domani. sabato 11 maggio a Viterbo, presso la Black Liquid Art Gallery inaugura la mostra “Beyond the Surface: The Inner World of Portraits” a cura di Antonella Pisilli. L’esposizione, attraverso la ritrattistica femminile africana, a opera di artisti e artiste come Aida Muluneh, vuole essere uno spunto per indagare la caleidoscopica natura della donna e nello specifico di quella africana.
La Black Liquid Art l’11 maggio 2024 ospita “Beyond the Surface: The Inner World of Portraits”. L’esposizione, attraverso la ritrattistica femminile africana, vuole essere uno spunto per indagare la caleidoscopica natura della donna e nello specifico di quella africana. La bellezza della donna nera è spesso offuscata da un mondo che perpetua la supremazia bianca. Come afferma bell hooks, autrice e attivista afroamericana:”Le donne nere sono talvolta portate ad accettare il mito della loro inferiorità sessuale e di bellezza”. Questo mito, radicato in secoli di oppressione e colonialismo, continua a influenzare la percezione della bellezza delle donne nere e degli afrodiscendenti nella società contemporanea.
![](https://www.africarivista.it/wp-content/uploads/2024/05/Kayode-802x1024.png)
![](https://www.africarivista.it/wp-content/uploads/2024/05/Olamilekan-Abatan-811x1024.png)
Nel contesto dell’arte contemporanea, l’analisi dei ritratti va ben oltre la superficie visibile delle opere. Questa mostra incanala il pensiero critico non solo di intellettuali, ma anche di artisti come: Aïda Muluneh, Olamilekan Abatan, Atiye Afolabi, Tukayo Bailey, Joseph Chiemerie, Osvaldo Ferreira, John Hopex, Henry James, Kayode, Toluwalase Raymond e Jessy Tessy, per esplorare attraverso le loro opere la potenza espressiva dei ritratti.
Uno dei punti focali è la sfida agli stereotipi che hanno plasmato la percezione delle donne africane nel corso della storia. Come sostiene bell hooks, i ritratti non devono limitarsi a celebrare la bellezza esteriore delle donne africane, ma devono anche interrogare e smantellare i preconcetti restrittivi e negativi che le hanno perseguitate. Una delle opere in mostra e quella dell’artista etiope Aïda Muluneh la quale offre una prospettiva unica su come i ritratti possano diventare strumenti di resistenza e di rivelazione. I suoi lavori non si limitano a catturare la bellezza delle sue modelle, ma fungono anche da specchio riflesso delle storie distorte e delle ingiustizie subite dalle donne africane. Muluneh sottolinea il potere intrinseco dei ritratti nel mettere in discussione le narrazioni dominanti e nel costruire nuove prospettive.
![](https://www.africarivista.it/wp-content/uploads/2024/05/Aida-Muluneh-1024x1024.png)
Attraverso l’esplorazione delle interiorità rappresentate nei ritratti, la mostra “Beyond the Surface” invita il pubblico a guardare al di là delle apparenze esterne e ad immergersi nei mondi complessi e ricchi delle persone ritratte. Ciò che emerge non è solo una celebrazione della bellezza e della diversità umana, ma anche una critica acuta delle strutture di potere e delle ideologie che hanno plasmato la nostra comprensione del sé e dell’altro.
![](https://www.africarivista.it/wp-content/uploads/2024/05/Jessy-Tessy-821x1024.png)
![](https://www.africarivista.it/wp-content/uploads/2024/05/Toluwalase-Raymond-1016x1024.jpg)
Durante la mostra verrà presentato il libro “Fortunatamente nera” della scrittrice Nogaye Ndiaye e il docu-film “Sono nera, sono bella”della regista indipendente Sabrina Onana, testimonianze che affrontano il tema del razzismo e della discriminazione attraverso la prospettiva di donne nere che vivono in Italia e Francia.
Black Liquid Art Gallery
Via San Tommaso 55, Viterbo
Aperta su appuntamento