Il governo sudafricano ha definito “deplorevole” l’espulsione del proprio ambasciatore a Washington, Ebrahim Rasool, da parte degli Stati Uniti. Lo ha detto Chrispin Phiri, portavoce del ministero delle Relazioni internazionali e della Cooperazione, a News24 precisando che Pretoria sta lavorando per organizzare il rientro dell’ambasciatore nel minor tempo possibile.
“L’ambasciatore Rasool ha 72 ore per lasciare gli Stati Uniti e stiamo facilitando il suo ritorno”, ha affermato Phiri, confermando che Pretoria ha ricevuto la comunicazione ufficiale dell’espulsione nella tarda serata di venerdì. Phiri ha aggiunto che la decisione statunitense ha ostacolato alcuni sviluppi positivi nelle relazioni bilaterali. “Ciononostante, siamo determinati a garantire che il nostro rapporto con gli Stati Uniti non solo rimanga basato sul rispetto reciproco, ma sia anche reciprocamente vantaggioso”, ha precisato sottolineando l’importanza di trovare un sostituto adeguato per Rasool. “Garantire che il prossimo ambasciatore sia altamente competente e pienamente rappresentativo del governo sudafricano è fondamentale,” ha dichiarato.
Phiri ha infine criticato la modalità con cui gli Stati Uniti hanno proceduto all’espulsione, senza dare all’ambasciatore la possibilità di chiarire il contesto delle sue dichiarazioni. “Hanno scelto una strada diversa invece di permettere al nostro ambasciatore di fornire spiegazioni. Questa è la loro decisione e, come Stato sovrano, dobbiamo rispettarla.”
L’espulsione di Rasool è stata annunciata dal segretario di Stato, Marco Rubio, tramite un post sulla piattaforma X, in cui ha dichiarato che l’ambasciatore sudafricano “non è più il benvenuto” negli Stati Uniti e che viene considerato persona non grata. Rasool, che aveva ripreso l’incarico a Washington a dicembre, aveva già ricoperto il ruolo tra il 2010 e il 2015, durante l’amministrazione di Barack Obama. Secondo quanto riportato da News24, la decisione sarebbe legata a dichiarazioni rilasciate da Rasool durante un webinar organizzato dal think-tank Mapungubwe Institute for Strategic Reflection.
Rasool ha 72 ore per lasciare il Paese e Pretoria sta organizzando il suo rientro. Una volta in Sudafrica, sarà chiamato a riferire al governo sugli sviluppi della vicenda.