Secondo l’ultimo rapporto Fsd Africa e Shortlist, l’economia verde africana è pronta a creare 3,3 milioni di posti di lavoro entro il 2030, con l’energia solare e l’agricoltura rispettosa del clima che assumeranno un ruolo guida nell’assorbire lavoratori specializzati. Gli analisti vedono nell’economia verde una soluzione alla crescente disoccupazione giovanile in un continente in cui si prevede che la popolazione giovanile supererà gli 800 milioni entro il 2050.
Il 60% dei posti di lavoro creati dall’economia verde nei prossimi cinque anni saranno occupati da colletti bianchi o personale qualificato: il 10% saranno “lavori avanzati” (altamente qualificati, che richiedono un titolo universitario), un altro 30% sarà “specializzato” (che richiederà certificazione o formazione) e il 20% sarà amministrativo. Sudafrica, Kenya e Nigeria hanno il maggiore potenziale di creazione di posti di lavoro (16%) grazie alla giovane età della popolazione, al prodotto interno lordo (Pil) e alla forza industriale: il solo settore delle energie rinnovabili creerà fino a 2 milioni di posti di lavoro (il 70% del totale), di cui 1,7 milioni legati all’energia solare.
L’energia solare è già oggi una delle principali fonti di posti di lavoro verdi in Sudafrica (140.000 posti di lavoro) e Kenya (111.000 posti di lavoro) e si prevede che l’energia idroelettrica diventerà nei prossimi cinque anni il principale datore di lavoro sia in Repubblica democratica del Congo (16.000 posti di lavoro) che in Etiopia (33.000). Verranno creati fino a 700.000 posti di lavoro (il 25% del totale) nel settore agricolo e all’aperto, di cui più della metà (377.000) saranno creati attraverso tecnologie agricole rispettose del clima.