“No all’esercito in politica, che deve essere solo al servizio del popolo. Nessun posto ai Fratelli musulmani se saro’ eletto presidente”. In un’intervista alla tv indipendente Cbc, il leader della sinistra egiziana Hamdine Sabbahi – candidato alle presidenziali del 26 e 27 maggio ed unico sfidante del superfavorito ex generale Abdel Fattah al Sisi – ha affermato che “il popolo e’ il leader del Paese, mentre le forze armate sono solo un’istituzione, dunque di proprieta’ del popolo”.
L’esponente della sinistra ha poi aggiunto che sotto la sua presidenza “non ci sara’ alcun posto per i Fratelli musulmani, sia come gruppo, sia come partito e mai una riconciliazione con i padrini della violenza e del terrorismo”.
Nei giorni scorsi Sisi ha annunciato che, se sara’ eletto presidente, “non ci saranno piu’ i Fratelli musulmani”.
Sabbahi ha poi promesso di cambiare la controversa legge che prevede una stretta sui cortei e di liberare “i migliaia di innocenti arrestati in base a questa legge sbagliata”. Sui temi di politica estera ha poi affermato che intendera’ rispettare tutti gli accordi internazionali sottoscritti dall’Egitto, ma che chiedera’ una modifica degli accordi di pace con Israele.
“Voglio creare uno Stato sottomesso al popolo e non il contrario”, ha concluso, promettendo nuovi posti di lavoro, giustizia sociale, democrazia ed indipendenza. (ANSAmed).