Il presidente della Guinea Bissau, Umaro Sissoco Embaló, ha anticipato le elezioni generali, originariamente previste per il 30 novembre, al 23 novembre 2025, una decisione che era stata annunciata una settimana fa mentre la missione congiunta di Ecowas e Unowas veniva espulsa dal Paese. Lo si apprende da una nota ufficiale della presidenza.
Durante un incontro con i partiti politici, il presidente Embaló ha annunciato che le elezioni presidenziali e legislative si terranno il 23 novembre. Il summit, caratterizzato dall’imgombrante assenza dei gruppi di opposizione del Partito africano per l’indipendenza della Guinea e di Capo Verde (Paigc) e dell’Assemblea popolare unita – Partito democratico della Guinea-Bissau (Apu-Pdgb), ha avuto al centro il messaggio del capo dello Stato che ha citato la volontà di prendere “le nostre decisioni senza interferenze esterne”.
Il nuovo annuncio, però, arriva in mezzo alle proteste, con Domingos Simoes Pereira, presidente della disciolta Assemblea nazionale del popolo e leader del Paigc e della coalizione Pai-Terra Ranka, ha dichiarato la scorsa settimana Embaló “non è più presidente della Repubblica” e che la guida del Paese dovrebbe andare al presidente dell’Assemblea nazionale, che tuttavia è stata sciolta da Embaló nel dicembre 2023. La situazione politica in Guinea-Bissau resta tesa, con una crisi istituzionale persistente e incertezze sulla prossima transizione del potere.