Il Parlamento del Ghana ha approvato una legge per dare più opportunità di lavoro alle donne a livello nazionale, con l’obiettivo di aumentare la loro partecipazione alla governance e al processo decisionale a un minimo del 30% entro il 2030. Lo riportano i media locali.
I parlamentari ghanesi hanno approvato all’unanimità l’Affirmative action gender bill 2024, ponendo fine a un processo iniziato nel 1998 per creare una società equa e imporre sforzi per affrontare gli squilibri socio-culturali, politici, economici ed educativi nei settori pubblico e privato. La legge entrerà in vigore quando il presidente Nana Akufo-Addo, che ha sostenuto la misura in Parlamento, la firmerà.
Il presidente del parlamento Alban Bagbin ha detto ai media locali che la nazione dell’Africa occidentale deve “agire per implementare i requisiti della legge, ispirati alla Costituzione del 1992” che imporrebbe allo Stato di adottare misure per garantire l’uguaglianza di genere e l’equità: “Dobbiamo fare di più per essere in grado di creare questa società libera e giusta che stiamo cercando per liberare più donne”.
Attualmente, meno del 15% dei 275 membri del Parlamento del Ghana sono donne, al di sotto dell’obiettivo del 30% stabilito dalle Nazioni Unite. Il Paese si è classificato al 119esimo posto sul divario di genere globale nell’emancipazione politica.