Prendono corpo le voci di un prossimo abbandono della Tunisia da parte di Eni, circolate a fine febbraio scorso sui media tunisini. In una dichiarazione alla agenzia locale Tap il ministro dell’Industria e dell’energia Zakaria Hamad ha precisato “che sono in corso negoziazioni da parte della società italiana per cedere le sue attività in Tunisia ad una compagnia che disponga delle capacità tecniche e finanziarie che le permettano di proseguire l’attività di prospezione e produzione di petrolio e gas nel paese nordafricano”.
Eni di fatto ha la concessione dei principali pozzi petroliferi del paese ovvero “El Borma”, “Borj El Khadhra” et “Maâmoura”. Il ministro Hamad ha affermato che la decisione di Eni di accingersi a lasciare la Tunisia, dove opera dal lontano 1960, risalirebbe al 2012, ha a che fare con strategie aziendali, dovute anche alla caduta del prezzo del petrolio sui mercati internazionali e non a motivi di sicurezza. – Ansa.it
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