La terre trema e dal cratere del Nyiragongo riecheggiano tuoni minacciosi. Ancora tanta paura a Goma, nell’est della Repubblica democratica del Congo. Stamattina le autorità hanno ordinato l’evacuazione di parte della città a causa del rischio di eruzione del vulcano Nyiragongo, provocando immediatamente la fuga di decine di migliaia di persone. “Al momento non possiamo escludere una nuova eruzione, che potrebbe verificarsi molto presto e senza alcun segnale di avvertimento“, ha dichiarato ai media locali il governatore militare, il generale Constant Ndima. Il suo annuncio è stato seguito dalla partenza immediata di decine di migliaia di persone verso il sudovest, verso la regione congolese di Masisi e il vicino confine ruandese. Le strade della capitale del Nord Kivu, abitata da due milioni di persone, sono state lacerate da profonde spaccature del terreno dovute ai movimenti sismici innescati dall’eruzione del vulcano Nyiragongo, considerato uno dei più pericolosi del mondo, tornato in attività dopo 19 anni nella notte del 23 maggio. La lava si è fermata alle porte della città, ma ha distrutto 17 villaggi e innescato il panico tra la popolazione. Al momento il bilancio dell’eruzione è di 32 vittime. Tuttavia la minaccia del vulcano persiste, nel cratere sta riformandosi un lago di lava fluida che riverbera nella notte e incombe sulla città sottostante.
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