In base alla nuova Costituzione, approvata con il 96,91% dei voti in un referendum tenutosi lo scorso 18 giugno e convalidato venerdì scorso, il francese non è più la lingua ufficiale del Mali. Lo era dal 20 giugno 1960, da quando ottenne l’indipendenza dalla Francia.
D’ora in poi il francese sarà semplicemente considerata una “lingua di lavoro” mentre tutte le 13 lingue nazionali parlate nel Paese riceveranno lo status di “lingua ufficiale”. In Mali si parlano circa 70 lingue locali e ad alcune di esse, tra cui bambara, bobo, dogon e minianka, è stato concesso lo status di lingua ufficiale con un decreto del 1982.
Sabato, il leader della giunta del Mali, Assimi Goita, ha promulgato la nuova Costituzione. Da quando ha preso il potere con un colpo di stato, nell’agosto 2020, l’esercito del Mali ha sostenuto che la nuova Costituzione sarebbe stata fondamentale per la ricostruzione del Paese.