Ieri la Resistenza Nazionale Mozambicana (Renamo), il principale partito di opposizione del Mozambico ha chiesto l’annullamento delle elezioni della scorsa settimana, accusando il governo di aver violato un accordo di pace siglato lo scorso agosto usando la violenza e le intimidazioni il giorno del voto.
Con un terzo delle schede conteggiato, i risultati sul sito web della Commissione elettorale nazionale dicono che il presidente uscente Filipe Nyusi e il partito al potere sin dall’indipendenza, il Fronte di liberazione del Mozambico (Frelimo), dovrebbero vincere le elezioni generali (presidenziali, legislative e provinciali) con una percentuale di oltre il 70% dei voti, mentre la Renamo dovrebbe attestarsi attorno al 25%. Molto più staccati gli altri due candidati: Daviz Simango del Movimento democratico del Mozambico (MDM) con il 7% e Mario Albino dell’Azione del Movimento unito per la salvezza integrale (Amusi) con meno dell’uno percento.
La Renamo, come riporta africanews, ha accusato tramite un comunicato il Frelimo di aver violato un “accordo sulla cessazione delle ostilità” ai sensi dell’accordo di pace di agosto che afferma che nessuna parte dovrebbe “commettere atti di violenza e intimidazione nel perseguimento di obiettivi politici”. Il partito ha detto che alcuni dei suoi delegati sono stati arrestati dopo che avevano catturato gli organizzatori del sondaggio consegnando agli elettori più schede elettorali di Frelimo. “Ci sono stati arresti arbitrari di agenti … ed elettori che hanno cercato di sporgere lamentele su qualsiasi cosa riguardasse il voto e il conteggio e gli è stata negata la possibilità di votare”, ha dichiarato Renamo che poi ha concluso chiedendo la cancellazione del voto e “nuove elezioni che devono essere sorvegliate da entità affidabili”. I funzionari del governo non hanno commentato come riporta alJazeera.
La commissione elettorale dovrebbe annunciare il risultato delle elezioni provinciali di lunedì e i risultati finali entro 15 giorni dal voto. Secondo le stime, l’affluenza al voto si aggira intorno al 55% degli aventi diritto.
Nei giorni scorsi la tensione elettorale nel Paese lusofono dell’Africa australe è aumentata notevolmente e il processo elettorale è stato intaccato da accuse di violenze, arresti e critiche. Un giudizio negativo al su queste elezioni è arrivato dalla missione degli osservatori dell’Unione Europea, secondo i quali il voto è stato caratterizzato da violenza diffusa e condizioni impari tra i diversi partiti con il Frelimo che ha utilizzato in modo ingiustificato risorse statali per portare avanti la campagna elettorale.
Le elezioni sono viste come una prova di pace tra Frelimo e Renamo. Le due parti hanno combattuto una brutale guerra civile dal 1975 al 1992, devastando l’economia del Paese e provocando la morte di quasi un milione di persone. Hanno ripreso le armi a tratti dal 2013 al 2016 per poi arrivare a una tregua che ha portato all’accordo siglato ad agosto. Le dichiarazioni di ieri della Renamo però non rappresentano un segnale positivo.
Va sottolineato che la grande novità di questo appuntamento elettorale era l’elezione diretta dei governatori provinciali, richiesta dalla Renamo per promuovere il processo di decentralizzazione ma del quale sembra non esserne riuscita ad approfittare: secondo le proiezioni diffuse dal CIP, il Frelimo avrebbe infatti ottenuto la maggioranza in nove delle 10 province in cui è suddiviso amministrativamente il Mozambico, mentre sarebbe ancora incerto il risultato nella provincia centrale di Zambezia.