I governi di transizione del Niger e del Mali, guidati da giunte golpiste, hanno annunciato di aver posto fine a due convenzioni firmate con la Francia sulla cooperazione fiscale. Le autorità dei due Paesi giustificano questa decisione con “il persistente atteggiamento ostile della Francia” contro gli interessi dei due Stati e con il loro “carattere squilibrato” che genera un deficit significativo in Niger e Mali. Lo scorso luglio il Burkina Faso aveva già posto fine all’accordo sulla doppia imposizione fiscale che lo legava all’ex potenza coloniale.
Gli accordi sono la Convenzione tra il governo della Repubblica francese e il governo della Repubblica del Mali “tendente ad evitare le doppie imposizioni e a stabilire norme di reciproca assistenza in materia di imposte sui redditi, imposte sulle successioni, imposte di registro e imposte di bollo” del 22 settembre 1972, nonché la Convenzione tra il governo della Repubblica francese e il governo della Repubblica del Niger “tendente ad eliminare le doppie imposizioni e a stabilire norme di mutua assistenza amministrativa in materia fiscale”.