Un nuovo rapporto pubblicato dal quotidiano britannico Guardian descrive in dettaglio come le forze speciali ucraine avrebbero operato in Sudan a sostegno dell’esercito del Paese contro i mercenari russi del gruppo Wagner, a loro volta alleati con le Forze di supporto rapido (Rsf). Questo avviene dopo che un’indagine della Cnn a settembre aveva suggerito che le forze ucraine stessero colpendo obiettivi delle Rsf sostenuti da Wagner.
Il Guardian pone l’attenzione su un video girato dall’intelligence ucraina e diffuso dal Kyiv Post in cui un soldato russo viene interrogato sulla sua presenza in Sudan. Il soldato dice di essere membro di Wagner e di essere arrivato lì dalla Repubblica Centrafricana, dove i russi si erano stabiliti, per “rovesciare il governo locale” insieme a un centinaio di uomini.
La presenza russa in Sudan non è nuova. Sempre la Cnn aveva mostrato in precedenza il coinvolgimento di Wagner sia nella repressione contro i manifestanti pro democrazia nel 2019, sia nella più recente campagna di contrabbando di oro utilizzata per “rafforzare la Russia contro le sempre più severe sanzioni occidentali” e, a sua volta, aiutarla a sostenere l’invasione dell’Ucraina.
Proprio per questo le forze ucraine stanno operando in Sudan su ordine Kiev e puntano a colpire gli interessi russi. Sono circolati nei mesi scorsi video che mostravano attacchi di droni presumibilmente ucraini contro le forze della Rsf. Si vede inoltre un cecchino dalla pelle chiara, descritto come ucraino.
Come ricorda il Guardian, il presidente ucraino, Volodymyr Zelenskiy, ha incontrato a settembre il capo dell’esercito sudanese, Abdel Fattah al-Burhan, in Irlanda. “Abbiamo discusso delle nostre sfide comuni alla sicurezza, vale a dire delle attività dei gruppi armati illegali finanziati dalla Russia”, aveva detto all’epoca il leader ucraino.