“Lucille degli Acholi”, volume a fumetti di Ilaria Ferramosca e Chiara Abastanotti (editrice Il Castoro) si è aggiudicato “Fede a Strisce 2023”, il premio che viene attribuito a Rimini per il fumetto con elementi religiosi. Unico in Italia, il riconoscimento è indetto dal festival Cartoon Club, ed è intitolato alla memoria della famiglia santarcangiolese Ramberti (1928-1995), terziari francescani attivamente impegnati per le persone diversamente abili ed emarginate.
Il libro a fumetti parla della storia di Lucille Teasdale, dottoressa canadese, che, insieme al marito Piero Corti hanno trascorso 40 anni in Uganda, nei quali ha trasformato il piccolo ospedale di Lacor in quello che in uno dei maggiori centri sanitari no profit dell’Africa equatoriale, dedicando l’intera esistenza ai suoi pazienti, occupandosi di loro con dedizione e fondando la prima scuola per infermieri.
“Una bella biografia di una donna tenace e coraggiosa che diviene una storia collettiva di persone che hanno speso la vita incarnando valori evangelici al servizio dei più poveri, con fiducia nell’uomo e in Dio, con gesti che realizzano giustizia e pace – si legge nella motivazione del premio -. La narrazione con delicatezza accompagna il lettore senza brandire i valori che comunica”. Decisivo per Lucille l’incontro con quello che sarebbe diventato suo marito, il pediatra italiano Piero Corti; con lui, infatti, si trasferisce in Uganda dove lavorerà per decenni, eseguendo circa 13.000 interventi chirurgici.
A questo ruolo coniugò l’opera di educazione della popolazione autoctona, istruendo le madri acholi (da qui il titolo del volume) ed emancipandole dalla superstizione e dall’ignoranza nella cura delle infezioni. Morirà, piegata dalle sofferenze causate dall’infezione dell’Hiv contratta durante un intervento chirurgico.