Il governo sudanese ha dichiarato ieri di aver concluso le consultazioni promosse nel fine-settimana a Gedda in Arabia Saudita dagli Stati Uniti riguardo ai prossimi colloqui di pace a Ginevra senza raggiungere un accordo. Le consultazioni erano destinate a discutere la partecipazione del Sudan alle negoziazioni di Ginevra.
“Annuncio la fine delle consultazioni senza un accordo sulla partecipazione della delegazione sudanese ai negoziati di Ginevra”, ha detto ieri Mohamed Bashir Abdullah Abu Nammu, ministro delle Risorse minerarie del Sudan e capo della delegazione governativa, precisando in ogni caso che la decisione finale sarà lasciata alla leadership del Paese. Non sono stati divulgati ulteriori dettagli riguardo alla decisione.
Gli Stati Uniti avevano precedentemente esteso un invito sia alle Forze armate sudanesi (Saf) sia alle Forze paramilitari di supporto rapido (Rsf) per partecipare ai colloqui di pace previsti per il 14 agosto a Ginevra, in Svizzera. L’obiettivo di questi colloqui era stabilire un cessate il fuoco a livello nazionale, garantire l’accesso agli aiuti umanitari e sviluppare un meccanismo per monitorare e verificare l’attuazione di eventuali accordi.
Il Sudan è coinvolto in un conflitto violento tra le Saf e le Rsf dal 15 aprile 2023. Gli scontri in corso hanno provocato la morte di almeno 16.650 persone, secondo i dati più recenti delle Nazioni Unite. Inoltre, circa 10,7 milioni di persone sono sfollate internamente in Sudan, mentre circa 2,2 milioni hanno cercato rifugio nei Paesi vicini.