di Antonio Dentice
Sono pochi a saperlo, ma in Campania, nel casertano, ha sede la più importante confraternita Murid (daara) di tutto il Sud Italia. Qui, il 23 agosto, si è svolto il “Gran Magal di Touba” del 2024. Ce ne parla Antonio Dentice, giornalista che si è specializzato nel sufismo, nonché ideatore della piattaforma Rubrics.
Il 23 agosto, nella Dahira di San Nicola la Strada (Caserta), la sede della più grande confraternita sufi di tutto il Sud Italia, si è svolto il “Gran Magal di Touba” del 2024. Il Gran Magal è la maggiore festività del Sufismo Murid, in ricordo del fondatore della Muriddiya, lo Cheikh Ahmado Bamba, un mistico senegalese dell’Ottocento. Qui, alla presenza del Marabout Abou Ka e del Console Generale del Senegal di Napoli, si sono svolte le Khassaide (preghiere e canti sacri) e i successivi incontri col mondo associativo e istituzionale. Malick Diaw, murid e mediatore culturale, ci accompagna in una celebrazione con più di 500 devoti da tutta la Campania.
La Dahira gioca da sempre un ruolo fondamentale, non solo per i devoti, ma anche per le politiche sociali orbitanti attorno al mondo senegalese. Abitualmente visitata da diplomatici, Consoli e Prefetti, annualmente vede anche il passaggio del Marabout (Maestro) Serigne Mame Mor Mbacké, nipote del fondatore del Muridismo, proclamato dall’UNESCO “Ambasciatore Universale della Pace”, nonché Rettore dell’Università di Touba. È il volto internazionale del Sufismo Murid, in annuale incontro anche con il Pontefice in Vaticano.
L’8 novembre 2017 la Dahira è stata il palco di un incontro con più di 1.500 devoti provenienti da tutta Italia, un Gran Magal monumentale, con il coinvolgimento delle confraternite di Cagliari, Catania, Salerno, Napoli, Avellino e Bari. Oltre alla presenza di Giuseppe Limone, tra i massimi filosofi contemporanei e dei reporter di La Repubblica.
Attualmente il Marabout a capo della Dahira casertana rimane Abou Ka, mentre il Marabout regionale è Cheick Niang. Quest’anno, tra gli ospiti d’onore c’erano il Console Generale del Senegal a Napoli, il Dott. Idrissa Sene; ed erano attesi l’Onorevole Aboubakar Soumahoro e il delegato prefettizio di Caserta. Presenti alcuni delegati dell’associazionismo casertano.
Il Muridismo è una forma mistica che ha saputo affermarsi con decisione in Senegal, da molti considerati la maggioritaria (assieme alla Tijaniyya). Preservare la pace ed esercitare la tolleranza rientrano tra i capisaldi della dottrina retta dai lignaggi dei Marabout. In Senegal frequenti sono i casi di matrimoni misti cristiano-musulmani.
Il mediatore culturale e murid Malick Diaw è tra i coordinatori del Muridismo in Italia e per alcune confraternite della Francia occidentale. È assistente diretto di Sua Eccellenza Serigne Mame Mor Mbacké, nonché responsabile dello sportello SEI UGL di Roma a Via delle Botteghe Oscure, il sindacato specializzato nelle dinamiche migratorie verso l’Italia: «Purtroppo ancora assenti i rappresentanti dell’Amministrazione Locale, nonostante le sollecitazioni. Auspichiamo un miglioramento dei rapporti. Stiamo raggiungendo grandi traguardi: ben 140 giovani senegalesi sono diventati cittadini italiani», ha commentato Malick Diaw.
Un fatto sorprendete fu quello che avvenne nel 2020 nella Dahira casertana, in piena pandemia: «A inizio marzo 2020 i Murid della Campania decisero di auto-sospendere le attività con una settimana (e più) di anticipo rispetto alle decisioni governative, mentre le parrocchie rimanevano ancora aperte. Inoltre, a metà marzo, l’iniziativa voluta dalla comunità senegalese e, nella prima fase, svolta proprio in Dahira: decine e decine di senegalesi hanno donato il sangue all’Avis per aiutare i centri sanitari in crisi. (Il video è disponibile su Rubrics)».