Le attività dei vari gruppi armati presenti nell’instabile Repubblica Centrafricana sono aumentate, complicando il panorama della sicurezza, che vede un’estensione del conflitto nel vicino Sudan. È quanto indicano gli esperti delle Nazioni Unite in un nuovo rapporto di monitoraggio citato dall’Associated press.
Il gruppo di esperti cita informazioni confermate di raid aerei da parte dell’esercito sudanese attorno alle aree di confine e di combattenti delle Forze di supporto rapido (Rsf) che attraversano il confine per reclutare membri nei gruppi armati della Repubblica Centrafricana.
Il Sudan è precipitato nel conflitto a metà aprile 2023, quando nella capitale Khartoum sono scoppiate tensioni a lungo latenti tra i suoi leader militari e paramilitari. I combattimenti si sono estesi ad altre regioni, incluso il Darfur, che confina con la regione nord-orientale di Vakaga, nella Repubblica Centrafricana. Il gruppo di esperti, che monitora le sanzioni sui mercenari e sui gruppi armati nella Repubblica Centrafricana, ha detto che l’Onu ha registrato quasi 10.700 rifugiati sudanesi fuggiti attraverso il confine alla fine di marzo.