La Guinea, Paese dell’Africa occidentale guidato da una giunta militare, ha dichiarato di essere “pronta a contribuire” inviando 650 agenti di polizia e gendarmi ad Haiti. Lo si apprende da una dichiarazione ufficiale del primo ministro guineano Amadou Oury Bah all’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
“Abbiamo partecipato attivamente agli sforzi di mantenimento della pace sotto gli auspici delle Nazioni Unite e continueremo a farlo”, ha detto Bah: “Da qui la nostra apertura a fornire quasi 650 poliziotti e gendarmi per la stabilizzazione della martoriata Haiti”.
La Guinea ha già contribuito con un battaglione di circa 650 uomini e donne alla missione di peacekeeping Minusma, che si è ritirata dal Mali alla fine del 2023 su richiesta della giunta militare al potere. Inoltre, dal 31 luglio conta dieci agenti di polizia e cinque esperti guineani alle missioni delle Nazioni unite in Repubblica centrafricana e nel Sahara Occidentale.
Oggi le Nazioni unite dovranno decidere sul rinnovo del mandato della Missione multinazionale di sostegno alla sicurezza (Mmas) ad Haiti, guidata dal Kenya, la cui operatività è ostacolata dalla mancanza di contributi finanziari e attrezzature esteri. In questo contesto, le autorità transitorie haitiane e gli Stati Uniti stanno valutando la possibilità di trasformare la Mmas in una vera e propria missione di mantenimento della pace.