Il 77% delle donne e ragazze che contraggono l’Hiv nel mondo vive in Africa. Queste le statistiche allarmanti diffuse ieri dal Programma delle Nazioni Unite per l’Hiv/Aids (Unaids), secondo cui ogni settimana oltre 3.100 giovani donne e ragazze nell’Africa subsahariana contraggono il virus.
La dichiarazione rilasciata dall’agenzia delle Nazioni Unite avverte che i giovani, in particolare le ragazze adolescenti e le giovani donne, sono colpiti in modo sproporzionato dall’Hiv. “A livello globale, il 44% di tutte le nuove infezioni da Hiv ha riguardato donne e ragazze (di tutte le età) nel 2023 e ogni settimana 4.000 giovani donne e ragazze in tutto il mondo vengono infettate dall’Hiv, di cui 3.100 nell’Africa subsahariana”, si legge nella dichiarazione.
L’agenzia ha rivelato che nel 2023 circa 3,1 milioni di adolescenti e giovani nella fascia di età 15-24 anni vivevano con l’Hiv, di cui 1,9 milioni erano ragazze adolescenti e giovani donne.
In risposta a questa crisi, due giovani influencer africani dei social media affetti da Hiv, Ibanomonde Ngema dal Sudafrica e Jerop Limo dal Kenya, sono pronti a presentare il loro appello all’Assemblea generale delle Nazioni Unite e al Summit del futuro. Rappresentano una nuova generazione di attivisti determinati a promuovere il cambiamento e a difendere i propri diritti nella risposta globale all’Hiv, e, con il sostegno dell’Unaids, intendono esortare i leader mondiali a investire in sistemi sanitari a misura di giovane e a fornire servizi completi, su misura per le esigenze dei giovani che vivono con l’Hiv.
Limo ha espresso la voce collettiva dei giovani, affermando di volere che i leader mondiali “lascino New York sapendo che non siamo beneficiari; siamo titolari di uguali diritti”. Ha chiesto un impegno significativo e pari opportunità per i giovani nella risposta all’Aids, sottolineando che le loro esperienze vissute sono fondamentali per definire politiche efficaci.
“L’attivismo potente e vibrante dei giovani ha guidato gran parte dei progressi compiuti nella risposta all’Hiv”, ha confermato Winnie Byanyima, direttrice esecutiva dell’Unaids, sottolineando l’importanza di coinvolgere i giovani nei processi decisionali per combattere efficacemente l’epidemia.