L’organizzazione internazionale Human Rights Watch accusa l’esercito ciadiano di essere responsabile della morte in custodia di diversi detenuti durante il viaggio da e verso la prigione di Koro Toro nell’ottobre 2022. Sostiene che i prigionieri sono stati detenuti illegalmente, hanno subito maltrattamenti e sono stati privati dei beni di prima necessità durante i due o tre giorni di trasporto dalla capitale N’Djamena al carcere.
Un rapporto di 94 pagine, intitolato “Peggio dell’inferno: morte e tortura nella prigione di Koro Toro in Ciad”, documenta in dettaglio la detenzione di 72 persone, molte delle quali sono state torturate o maltrattate, a Koro Toro, in seguito alle manifestazioni tenutesi a ottobre 2022 a N’Djamena e in diverse altre città del Paese per protestare contro la proroga di due anni del governo transitorio.
Hrw denuncia che le forze di sicurezza hanno sparato proiettili veri contro i manifestanti. Centinaia di persone sono state poi trasferite a Koro Toro, un carcere di massima sicurezza situato a circa 600 chilometri da N’Djamena.
“Ufficiali militari ciadiani supervisionano una prigione dove gli abusi sono diffusi e sono responsabili della morte dei manifestanti detenuti in seguito alle manifestazioni del 20 ottobre 2022”, ha affermato Lewis Mudge, direttore dell’Africa centrale presso Human Rights Watch. “Il governo dovrebbe agire per porre fine all’impunità per questi abusi che hanno portato molte vittime a rinunciare ad ogni speranza di giustizia”.
Hrw chiede un’indagine da parte delle autorità del Ciad, dell’Unione Africana e delle agenzie delle Nazioni Unite sulla detenzione illegale e sui maltrattamenti a Koro Toro, nonché su tutte le morti in custodia.
La transizione si è conclusa nel maggio 2024 con l’elezione del generale Mahamat Idriss Deby.