Il Sud Sudan ha avviato la sua prima indagine sui bilanci familiari dall’indipendenza nel 2011, con l’obiettivo di rafforzare le capacità istituzionali e migliorare la governance economica del più giovane Stato al mondo. A dare l’annuncio è stato Augustino Ting Mayai, direttore generale dell’Ufficio nazionale di statistica, precisando che l’indagine – denominata Household Budget Survey (Hbs) – si concentrerà su vari settori economici, con particolare attenzione alla produzione nazionale nelle 10 entità statali e nelle 3 aree amministrative del Paese.
“Una delle principali sfide che il Sud Sudan deve affrontare è l’assenza di dati empirici affidabili e aggiornati in numerosi settori, un fattore che ostacola la definizione di politiche efficaci”, ha dichiarato Mayai durante la cerimonia di lancio a Juba. L’ultima indagine rappresentativa a livello nazionale sui bilanci familiari era stata condotta nel 2009, prima della secessione dal Sudan. Secondo Mohamed Abchir, rappresentante residente del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp) in Sud Sudan, la carenza di dati statistici attendibili rappresenta tuttora uno dei principali ostacoli alla definizione di politiche pubbliche fondate sull’evidenza.
L’Hbs rientra in un più ampio progetto di sostegno istituzionale alla governance economica, finanziato dalla Banca africana di sviluppo (AfDB). “Il progetto si concentra su tre ambiti principali: rafforzamento dei sistemi statistici, potenziamento del ruolo di controllo del Parlamento e istituzionalizzazione dei programmi di investimento pubblico”, ha spiegato Abchir. I dati raccolti saranno fondamentali per elaborare indicatori chiave come l’indice dei prezzi al consumo, il prodotto interno lordo e altri parametri socio-economici.
Themba Bhebhe, responsabile paese per AfDB, ha sottolineato che l’indagine – del valore di 10 milioni di dollari – si inserisce negli sforzi più ampi per sostenere le riforme in corso nella gestione delle finanze pubbliche, migliorare il quadro di bilancio nazionale e ridurre la fragilità economica e politica del Paese. “Il nostro sostegno comprende anche assistenza tecnica per rafforzare la capacità di produrre e diffondere conoscenze innovative, utili a orientare le politiche, le strategie e lo sviluppo”, ha aggiunto.