Un tribunale nigeriano ha emesso ieri un mandato di arresto nei confronti di un cittadino britannico e di altri due nigeriani che la polizia intende accusare di “tradimento” e incitamento all’esercito alla rivolta, in seguito alle proteste contro l’inflazione tenutesi il mese scorso in tutto il Paese. Lo riportano la Bbc e i quotidiani nigeriani.
Già lunedì, il tribunale di Abuja aveva accusato 10 persone di “tradimento e cospirazione per incitare l’esercito all’ammutinamento” e nonostante tutti gli imputati abbiano rigettato le accuse, sostenendo che siano semplicemente un pretesto per mettere a tacere le proteste anti-governative, lo stesso tribunale ha confermato gli arresti per tutti quanti loro. Inoltre, ieri è stato emesso questo nuovo mandato di cattura nei confronti di Andrew Martin Wynne, un cittadino britannico, e di due cittadini nigeriani Lucky Elis Obiyari e Abdullahi Musa.
In una dichiarazione giurata presentata al tribunale, la polizia li ha accusati di “essere le menti e i coordinatori del recente tentativo di destabilizzare la Nigeria” e sostiene che siano tutti e tre fuggiti all’estero per evitare l’arresto. La polizia ha detto che chiederà l’aiuto dell’Interpol.