a cura di Stefania Ragusa
In un momento in cui il governo dichiara di volere riportare la storia italiana al centro dei programmi scolastici, appare quanto mai appropriato un volume come questo che, tra vari pregi, ha quello di evidenziare la vicinanza strutturale tra la penisola e il continente africano. Sono legami che cominciano prima del periodo coloniale e proseguono con una straordinaria intensità anche dopo la caduta dell’effimero impero italiano. L’autore analizza in particolare gli anni compresi tra il 1945 e il 1989, evidenziando come i legami dipendano in parte dalla posizione geografica del nostro paese, proiettato naturalmente verso la sponda africana, ma siano stati anche il frutto di un’azione capillare della diplomazia, della chiesa cattolica (si pensi al Concilio Vaticano II), dell’associazionismo laico e religioso.
L’Italia e l’Africa di Paolo Borruso, Laterza, 2024, pp. 288, €22