Si chiama Jane Naana Opoku Agyemang ed è la prima vicepresidente donna nella storia del Ghana. Nata a Cape coast 73 anni fa, ex-ministra dell’Istruzione tra il 2013 e il 2017 sotto la prima presidenza di John Mahama, aspira (di diritto e di tradizione, vista la nuova carica di vicepresidente) a diventare la prima presidente donna del Paese della costa occidentale africana.
Cristiana metodista, si è sposata 40 anni fa ma suo marito non ha mai voluto molto apparire nella vita pubblica, scegliendo un profilo basso. Ha tre figli e due nipoti.
Un’ottima definizione di lei e del suo profilo politico la offrì lo stesso Mahama nel 2020, annunciando che avrebbe corso con lei alle elezioni presidenziali: “Una studiosa eminente, una funzionaria pubblica coscienziosa e un modello”.
È stata la prima donna nella storia del Ghana a coprire la carica di rettore di un’Università statale (l’Università di Cape coast) ed è attualmente, fino alla nomina ufficiale a vicepresidente, è a capo della Women university di Accra: ha una lunga carriera accademica alle spalle, nel 2007 è stata tra i cinque studiosi selezionati dalle Nazioni unite per tenere delle presentazioni durante le celebrazioni del 200esimo anniversario dell’abolizione della schiavitù, è stata membro del consiglio esecutivo dell’Unesco ed è autrice di numerosi libri, sia di letteratura che saggi, in particolare sulle donne ghanesi e sul loro ruolo nella letteratura orale in Ghana e in Africa, le capacità comunicative e i problemi della diaspora africana. Ha seduto nel comitato editoriale della Harriet tubman series sulla diaspora africana e durante il suo mandato di ministra dell’Istruzione si è concentrata sull’attuazione di politiche che coprissero l’inclusività nell’istruzione in Ghana, dando vita alla Politica sull’istruzione inclusiva varata nel 2015 e ancora oggi in vigore, realizzando numerose strutture scolastiche più moderne e fornendo libri di testo gratuitamente e uniformi scolastiche alle famiglie più bisognose del Paese
Tra le 40 leader femminili più influenti del Ghana, riconosciuta nel 2020 come figura modello per le donne in Ghana e Africa, nel gennaio 2023 è stata inserita tra le 100 donne africane più rispettabili da Reputation poll international, i suoi sforzi nel campo dell’istruzione inclusiva sono stati riconosciuti in diversi ambiti, sia accademici che politici che diplomatici, così come il suo contributo all’avanzamento globale dell’istruzione. Un metodo di lavoro, quello della nuova vicepresidente ghanese, che vuole diventare un vero e proprio sistema di governo: “È il metodo di aprire le porte, di tenerle aperte per gli altri: non è una posizione di auto-promozione, è una posizione che da il potere agli altri” ha detto la stessa Jane Naana Opoku Agyemang lunedì sera, dopo la proclamazione della vittoria di Mahama da parte della Commissione elettorale, citata dalla Ghana news agency. Nella sua dichiarazione, Naana ha detto che, indipendentemente dalla loro presenza o meno nello spazio pubblico, le donne hanno svolto un ruolo significativo nella sua elezione e, più in generale, nella storia del Ghana: “Mentre camminiamo insieme dobbiamo renderci conto che dobbiamo anche andare avanti, insieme” ha detto la nuova vicepresidente.
Naana, che durante il discorso indossava una mascherina perché, ha spiegato, “ho un raffreddore molto forte, passerà”, ha detto di non avere intenzione di “intraprendere questo viaggio da sola” ma ha evidenziato il carattere “inclusivo” del nuovo partito al potere e del suo mandato e indicato la strada da seguire: l’emancipazione delle donne, in politica e in economia.