L’ex presidente della Repubblica Democratica del Congo, Joseph Kabila, ha annunciato la sua intenzione di rientrare in patria. Tramite una dichiarazione, l’ex presidente, nell’opposizione, annuncia il suo imminente ritorno e giustifica la sua decisione con la situazione in cui si trova attualmente il Paese. Descrivendola come “fuori controllo”, ritiene che, dopo sei anni di assenza e un anno di esilio, sia giunto il momento per “tornare senza indugio”, “dato il deterioramento della situazione della sicurezza in tutta la Rdc, nonché il decadimento che sta divorando tutti i settori della vita nazionale”. Kabila dice di voler”contribuire alla ricerca di una soluzione”
Secondo il giornale Congo Nouveau, l’ex capo di Stato, accusato di aver sostenuto la ribellione dell’Afc/M23, rientrerà nel Paese attraverso la zona controllata dai ribelli. Secondo quanto riportato da Le Quotidien, invece, l’ex presidente della Repubblica rientrerà nel Paese dalla parte orientale, senza specificare se ciò avverrà attraverso Maniema, Grand Katanga, Grande Orientale, Nord o Sud Kivu, due zone occupate dagli aggressori.
Per Info 27, questo “ritorno attentamente coreografato mira a dare corpo all’illusione di un’insurrezione congolese nata dall’interno, mentre in realtà è solo l’ennesimo avatar di una strategia di aggressione e destabilizzazione pilotata da Kigali”.
Ufficialmentein Sudafrica da un anno per lavorare a una tesi sulle relazioni tra Cina e Repubblica Democratica del Congo, Joseph Kabila sembra aver sospeso l’esecuzione di questo progetto. Isuo annunciato ritorno nella Rdc, in un momento in cui il clima politico a Kinshasa è particolarmente teso, solleva diversi interrogativi, in particolare sulle sue intenzioni, sottolinea Rfi.