In Somalia, candidati dell’opposizione in insieme ad alcuni Stati federali hanno creato un Consiglio nazionale di salvezza (Nsc). Del direttivo fanno parte il presidente del Senato, Abdi Hashi, l’ex presidente Sharif Sheikh Ahmed e i leader del Puntland, Said Deni, e del Jubaland, Ahmed Madobe.
La formazione di questo consiglio, secondo quanto riportato in una dichiarazione rilanciata dal sito Garowe online, mira a portare la Somalia a elezioni stabili, pacifiche e inclusive dopo che, per due volte, è saltato l’appuntamento elettorale.
L’annuncio della nascita di questa formazione è arrivato dopo che i partiti hanno tenuto incontri separati nella capitale negli ultimi giorni e mentre i partner internazionali stanno lavorando affinché i leader somali convochino un dialogo inclusivo.
Il mese scorso, il mandato del presidente Mohamed Abdullahi Farmajo si è concluso senza che venisse nominato un successore né venisse sottoscritto un accordo politico. Il presidente uscente non si è detto disposto a invitare i candidati dell’opposizione ai colloqui elettorali, sostenendo che non facevano parte dell’accordo sul processo elettorale del 17 settembre dello scorso anno firmato tra il suo governo e gli Stati federali a Mogadiscio. Per questi motivi, l’opposizione ha dichiarato illegittimo il governo.
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha recentemente espresso preoccupazione per l’attuale situazione in Somalia, avvertendo che non tenere elezioni inclusive, libere ed eque aumenterà il rischio di sicurezza e stabilità nel Paese.