di Alfred Mitindo
La passione per il kitesurf non conosce confini né stagioni. I suoi praticanti e campioni sono alla perenne ricerca delle condizioni migliori per veleggiare sul mare in equilibrio su una tavola, trainati da un aquilone. Rincorrendo le onde e il vento. Ecco i luoghi perfetti per divertirsi in Africa
In bilico su una tavola che scivola sull’acqua sfruttando la forza del vento, trainati da una vela simile a un aquilone: è il kitesurf, uno sport che furoreggia a ogni latitudine. Ideato nel 1999 come variante del surf (i pionieri sono stati l’americano Lou Winman e i fratelli francesi Bruno e Dominique Legaignoux), nell’arco di pochi anni ha conquistato decine di migliaia di giovani appassionati che hanno fatto di questa disciplina uno stile di vita, emblema di libertà e di comunione con la natura. Uno sport divertente che tuttavia richiede formazione, allenamento, attenzione estrema. Impensabile imparare con una sola lezione. Bisogna anzitutto apprendere la tecnica, capire in quali condizioni di vento si può praticare (ideali i venti obliqui o paralleli alla linea costiera), e quando è bene desistere (da evitare i venti offshore che spingono al largo e quelli onshore che soffiano verso la costa).
L’attrezzatura ha costi notevoli, ma i neofiti possono noleggiare l’occorrente – tavola, aquilone, muta e casco – in una delle numerose scuole presenti nelle località più adatte dal kite. Non occorrono fisici da super-atleti – il praticante indossa un’imbracatura collegata all’aquilone intorno alla vita che distribuisce la potenza del vento su tutto il corpo –, ma naturalmente servono forza e tonicità muscolare per cimentarsi in salti e acrobazie. Irrefrenabili nomadi del mare, gli amanti del kitesurf girano il mondo alla perenne ricerca dei luoghi (“spot” nel vocabolario dei surfisti) che offrono le condizioni migliori – di vento, correnti, maree, temperature – per divertirsi tra le onde. L’Africa offre alcune delle destinazioni più gettonate in assoluto.
Marocco
Essaouira, città arroccata sulla costa atlantica, vanta una lunga spiaggia sabbiosa a forma di arco considerata uno dei posti migliori al mondo per il kitesurf. Merito dei venti costanti che soffiano da nord-est, specie nei mesi primaverili ed estivi, da aprile a settembre, quando le raffiche alzano turbini di sabbia e fanno increspare le onde del mare. Luglio è forse il mese più popolare, quando la velocità media del vento è di 35 km/h. La zona più riparata, sotto il porto, lontano dalla medina, è ideale per i principianti. Non a caso lungo questo tratto di costa si trovano le scuole che forniscono lezioni e attrezzatura (consigliata la muta, in quanto l’acqua è piuttosto fredda, dai 16 °C di marzo ai 22 °C di settembre). Attenzione al calendario islamico: durante il Ramadan le scuole di kitesurf chiudono o hanno orari di apertura ridotti.
I più esperti tendono a privilegiare la spiaggia di Diabata, maggiormente esposta ai venti e alle correnti. Qui si possono ammirare i fuoriclasse della specialità freestyle che periodicamente vengono ad allenarsi da ogni parte del mondo. Un altro spot molto amato e molto frequentato dai kiter è la spiaggia di Dakhla, nella regione di Oued Ed-Dahab, nel territorio (conteso da decenni tra marocchini e indipendentisti sahrawi) del Sahara Occidentale, diventato una sorta di Mecca per chi ha fatto di questo sport una specie di religione e che non rinuncia al pellegrinaggio annuale su questo lungo litorale che ha il fascino unico che vi si possono cavalcare le onde dell’Atlantico avendo alle spalle il grande deserto del Sahara.
Capo Verde
Con le sue lunghe spiagge basse e selvagge, l’isola di Sal è meta prediletta degli amanti del kitesurf (ma anche del surf e del windsurf), complici le onde costantemente ritmate dagli alisei. La spiaggia di Santa Maria, vicina ai grandi resort, è la più affollata, ma qui si possono anche trovare scuole per principianti e centri per il noleggio dell’attrezzatura. Mentre nella più appartata Kite Beach, più a sud-est, si possono ammirare le prodezze dei campioni che vengono da ogni continente per allenarsi. Il periodo migliore per gli appassionati è quello che va da ottobre a maggio, quando i venti soffiano con più forza, ma anche nel resto dell’anno le condizioni dei venti e dei mari danno molte opportunità di divertirsi. Tra giugno e agosto potrebbe piovere e l’intensità degli alisei tende a smorzarsi. Nel periodo invernale l’acqua fredda dell’Atlantico induce a indossare la muta, mentre la temperatura dell’aria di giorno resta gradevole: si aggira attorno ai 26 gradi.
Una valida alternativa a Sal può essere l’isola di Boa Vista, un batuffolo sabbioso formatosi con la sabbia del Sahara. Il litorale migliore per divertirsi con il kite è a sud del capoluogo Sal Rei e arriva a Chaves Beach, una lunga striscia bianca sferzata da venti che soffiano tra i 15 e i 30 nodi, specie durante l’inverno: tra novembre e marzo, coi primi mesi dell’anno che generalmente vedono i venti più intensi.
Sudafrica
Città del Capo viene spesso citata come la capitale mondiale del vento, caratteristica che ne fa un irresistibile magnete per gli amanti del kitesurf. Qui vengono ad allenarsi d’inverno (trovandosi nell’emisfero australe le stagioni sono invertite rispetto alle nostre) professionisti o comunque esperti della disciplina. Le condizioni estreme del mare – conosciute fin dall’antichità dai marinai intenzionati a doppiare il Capo di Buona Speranza – richiedono notevole esperienza e abilità. Onde possenti e forti venti, d’altro canto, permettono di cimentarsi in performance che sfidano la forza della gravità.
La spiaggia più amata è Big Bay (ribattezzata dagli appassionati come Kitebeach), di fronte a Robben Island, dove si possono cavalcare onde importanti e impegnative, alte fino a cinque metri. Più a nord, a un’ora e mezza da Città del Capo, c’è la Baia di Langebaan, luogo ideale per noleggiare l’attrezzatura, godendo di acque turchesi e buone condizioni di vento. Anche la spiaggia di Lagoon Beach è molto apprezzata dai kiter, che qui possono divertirsi godendo del magnifico panorama offerto dalla Table Mountain. Per chi cerca acque meno agitate e più calde, è consigliabile muoversi lungo la costa bagnata dall’Oceano Indiano: in direzione di Durban si possono trovare località adatte anche ai meno esperti (ma attenzione a non sottovalutare mai le insidie dell’oceano) come Strand, Maassar, o Hermanus. Ogni spiaggia ha caratteristiche diverse, il che permette di scegliere ogni giorno il posto giusto per praticare in base alla direzione dei venti.
Zanzibar
Altro paradiso africano per il kitesurf è l’isola di Zanzibar, ideale per chi cerca una fuga dal freddo inverno europeo, vantando una temperatura dell’acqua media che oscilla attorno ai 26 gradi. Lunghe spiagge di sabbia candida come il borotalco, bagnate dalle acque turchesi dell’Oceano Indiano e incorniciate dalle palme: uno scenario da favola per indimenticabili evoluzioni a pelo d’acqua. A Zanzibar gli spot per praticare il kitesurf si trovano lungo la costa orientale e sono principalmente la spiaggia turistica di Jambiani, ideale per i principianti, e il litorale di Pajuia, più appartato e selvaggio, da consigliare agli esperti del freestyle e del wave.
La direzione e l’intensità del vento sono fattori fondamentali per la scelta dei luoghi in cui prendere il volo. Se il vento soffia dal mare verso riva, il kiter tenderà a fare rientro verso la spiaggia, in caso contrario sarà spinto verso il mare aperto. Proprio per questo motivo, praticare il kitesurf con un vento da terra verso mare è altamente sconsigliato. Meglio gonfiare la propria vela con vento proveniente dal mare o parallelo alla linea di costa. A questo proposito va ricordato che a Zanzibar da dicembre ai primi di marzo soffia il Kaskazi, un vento proveniente da nord-est con un’intensità tra i 12 e i 25 nodi, tendente a rinforzare nel pomeriggio, mentre fra giugno e settembre soffia da sud-est il più sostenuto Kusi. Da non dimenticare infine le maree, che si susseguono ogni 6 ore. Le vele consigliate vanno dai 9 ai 12 metri con una tavola da 135 centimetri (per circa 75 kg di peso)
Mauritius
L’arcipelago delle Mauritius si trova nella fascia degli alisei, venti costanti che soffiano da sud-est, soprattutto nei mesi più freschi e meno piovosi, corrispondenti alla nostra estate, quando la loro forza può raggiungere i 30 nodi. Il periodo migliore per praticare il kitesurf inizia ad aprile a prosegue fino a novembre. Meno adatta la stagione calda e piovosa, che tocca il suo picco da gennaio a marzo, anche se le precipitazioni si presentano soprattutto sotto forma di rovesci o temporali, lasciando spazio al sole anche nei mesi più bagnati.
La parte nord dell’isola è protetta dalle montagne che tendono a smorzare i venti, mentre il sud di Mauritius offre le condizioni perfette per il kite, che qui può essere praticato a qualsiasi livello. Le spiagge di Bel Ombre e di Le Morne sono tra le più apprezzate e frequentate. La grande baia di Kite Lagune, come suggerisce il nome, è ideale per i principianti e per chi vuole progredire nel freestyle: gode di venti “side-shore” – paralleli alla costa – con acqua piatta e fondali bassi per lo più sabbiosi. Altre località da segnalare sono: La Pointe, Benitier island, Riambel. Dappertutto si trovano scuole, negozi di noleggio dell’attrezzatura e strutture di ospitalità per ogni budget.
Questo articolo è uscito sul numero di 5/2023. Per acquistare una copia, clicca qui, o visita l’e-shop.