Non si assisterà, questa volta, al consueto duello Museveni-Besigye. L’oppositore politico e fondatore del Forum per un cambiamento democratico (Fdc), Kizza Besigye, ha annunciato che non si candiderà alle elezioni in programma tra gennaio e febbraio 2021 in Uganda.
Davanti ai responsabili del suo partito, Besigye ha sciolto l’incertezza che circondava il suo possibile ingresso nella corsa elettorale per la quinta volta consecutiva.
A giugno, Besigye e Bobi Wine – il nome d’artista col quale è meglio noto il deputato Robert Kyagulanyi – avevano annunciato di voler far fronte comune contro il presidente uscente Yoweri Museveni, che cercherà un sesto mandato consecutivo. L’annuncio di Besigye, 64 anni, lascia intendere che la strategia sia quella di mandare avanti il giovane cantautore impegnato, ora leader del neo partito National Unity Platform (Nup). Non è chiaro tuttavia quale sarà il futuro del Fdc dopo il ritiro dello storico fondatore dalla corsa alla magistratura suprema. Besigye ha tuttavia chiarito che continuerà la lotta per rovesciare Museveni e che sarà impegnato in un «piano B» fino al raggiungimento di questo scopo.
Candidato nel 2001, 2006, 2011 e 2016, l’anno in cui riuscì ad ottenere 3,5 milioni di voti (il 35,61% delle preferenze), Besigye ha sempre denunciato elezioni non libere e brogli. Ancora una volta, durante l’incontro di mercoledì scorso presso la sede del suo partito, ha affermato che sotto la presidenza di Museveni, l’Uganda non sarà mai libero.
Ex sostenitore di Museveni, di cui è stato il medico prima di diventare un suo ministro già nel 1986, Besigye si è allontanato della maggioranza fino a diventare il principale oppositore del presidente. Le sue critiche nei confronti del capo dello Stato e delle sue derive autoritarie gli sono valse diversi arresti e un periodo di esilio.