di Marco Trovato – foto di Marco Garofalo
A bordo della motonave Liemba su un lago sorprendente nel cuore dell’Africa. Il Liemba è il più antico traghetto del mondo ancora in funzione: da 110 anni solca le acque del lago Tanganica, mettendo in comunicazione i villaggi più isolati della regione. Un viaggio che è un’avventura indelebile
C’è un posto magico nel cuore dell’Africa capace di farci sentire ancora esploratori. È il Lago Tanganica, che segna il confine tra Tanzania e Rd Congo (ma su cui si affacciano anche Burundi e Zambia). Formatosi tra i 10 e i 12 milioni di anni fa, è uno dei laghi più antichi del pianeta. Il più lungo al mondo (673 chilometri) e il secondo per profondità (1.470 metri, dopo il Lago Baikal in Siberia). Incuneato tra le montagne della Great Rift Valley, il Tanganica è avvolto da un’atmosfera affascinante, quella dei luoghi di frontiera più remoti.
Un buon modo per visitarlo è imbarcarsi sulla motonave MV Liemba, il più vecchio traghetto del mondo ancora in funzione: un cimelio coloniale tedesco (fu costruito nel 1913 per pattugliare il lago Tanganica, avamposto commerciale e militare delle colonie germaniche), affondato durante la Prima guerra mondiale, recuperato dai britannici e mantenuto in attività dai tanzaniani. Una storia incredibile che ha ispirato il celebre film d’avventura La regina d’Africa (tratto dal romanzo omonimo di Cecil S. Forester), diretto nel 1951 da John Huston e interpretato da Humphrey Bogart e Katharine Hepburn. Ma l’odissea del battello non si è conclusa come aveva previsto la fantasia di Hollywood. Malgrado gli acciacchi dovuti alla sua veneranda età – quest’anno compirà 110 anni -, il Liemba naviga ancora nel cuore dell’Africa. Ogni settimana fa la spola tra le città di Kigoma, in Tanzania, e Mpulungu, Zambia, alle estremità opposte del lago.
Tre-quattro giorni di navigazione che lasciano ricordi indelebili. Lungo il tragitto il Liemba effettua svariate soste nei villaggi sulla riva tanzaniana: Lagosa, Kalema, Kipili, Kasanga… Non ci sono moli, cosicché il trasbordo avviene grazie a moltitudini di piroghe che ad ogni sosta affiancano lo scafo della nave. I passeggeri devono fare salti acrobatici per non cadere in acqua. E naturalmente il passaggio del traghetto – unico collegamento con il mondo per decine di migliaia di persone – diviene la scusa per allestire vivaci mercati galleggianti.
Le cabine di prima classe, provviste di due cuccette, costano 110 dollari americani (solo in contanti) e vanno prenotate con qualche giorno di anticipo alla biglietteria del molo. La seconda classe (cabine con quattro cuccette) e la economy (sedili in stiva) costano, rispettivamente, 100 e 80 dollari. A bordo funziona un buon ristorante che assicura colazioni e pranzi. La motonave salpa ogni mercoledì pomeriggio da Kigoma, in Tanzania, alla volta di Mpulungu, in Zambia, dove arriva il venerdì mattina. Ma la puntualità non è la sua migliore qualità. Per maggiori informazioni e prenotazioni forniamo i recapiti della compagnia di navigazione (bm.kigoma@mscl.go.tz)
Da visitare, in zona, tre parchi naturali stupendi, tra i più difficili da raggiungere della Tanzania, quindi tra i meno visitati. Tre gemme segrete. Il Parco Nazionale dei Monti Mahale, le cui foreste si specchiano nelle acque a sud di Kigoma, ospita una delle più numerose popolazioni di scimpanzé esistenti in natura, otto differenti specie di primati rari, tra cui il colobo dell’Angola, e numerosi animali della savana (bufali, leoni, leopardi, elefanti, giraffe, zebre, iene…). Il Gombe Stream, un piccolo parco nazionale creato nel 1968 per proteggere gli scimpanzé, permette di avvistare anche babbuini, cercopitechi, colobi, galeoni giganti e centinaia di specie di uccelli. Poco distante c’è il Parco Nazionale di Katavi, in gran parte paludoso e coperto da boschi di miombo, che ospita ampie popolazioni di ippopotami e coccodrilli, elefanti, bufali, zebre e antilopi.
Per finire segnaliamo, nella parte meridionale del lago, l’isola di Lupita, raggiungibile con i servizi di trasporto degli eco-lodge, un approdo fantastico dov’è possibile alternare immersioni e snorkeling a escursioni e trekking. Lontano da tutti e da tutto.
Questo articolo è uscito sul numero 1/2023 della rivista Africa. Per acquistare una copia, clicca qui, o visita l’e-shop