Il governo ugandese ha sospeso la principale organizzazione per i diritti degli omosessuali nel Paese, accusandola di non essere registrata presso le autorità. Il direttore esecutivo dell’Ong, Frank Mugisha, ha denunciato una “caccia alle streghe”.
L’Ufficio nazionale delle organizzazioni non governative, sotto il ministero degli Affari interni, ha annunciato venerdì in un comunicato la sospensione “con effetto immediato” dell’associazione Sexual Minorities Uganda (Smug). Si tratta di “una chiara caccia alle streghe radicata nell’omofobia sistematica e alimentata dai movimenti anti-gay”, ha dichiarato il suo direttore, Frank Mugisha.
L’Ong ha ricordato alla stampa locale che nel 2012 le autorità avevano respinto una richiesta di registrazione dell’organizzazione giudicando il suo nome “indesiderabile”. Secondo Smug, questo rifiuto è stato “un chiaro indicatore” dell’intransigenza del governo ugandese, che “tratta le minoranze sessuali e di genere ugandesi come cittadini di seconda classe”.
L’omofobia è diffusa in Uganda, dove l’omossessualità è perseguibile per legge. Le molestie e le intimidazioni sono all’ordine del giorno nel Paese per gli appartenenti alla comunità Lgbtq.