Il ministro della Difesa francese, Jean-Yves Le Drian, ha dichiarato che l’Isis si sta spostando dalle sue roccaforti sulla costa verso l’interno del Paese, con l’obiettivo di ottenere l’accesso ai campi petroliferi. «Da Sirte, il loro territorio che si estende 250 chilometri lungo la costa, stanno iniziando a penetrare all’interno per essere raggiungere i pozzi di petrolio», ha detto Le Drian.
Grazie alla pressione delle potenze internazionali, domenica è stato firmato un accordo per la formazione di un governo di unità nazionale in Libia. Il Segretario di Stato Usa, John Kerry, e il suo omologo italiano, Paolo Gentiloni, insieme all’inviato delle Nazioni Unite, Martin Kobler, hanno promosso la firma dell’intesa. I rappresentanti di 17 Paesi, tra cui Egitto, Germania, Russia, Turchia e Cina, hanno siglato una dichiarazione che chiede un immediato cessate il fuoco e promette di tagliare i contatti con le fazioni che non firmano l’accordo. Quindici diversi gruppi libici hanno partecipato alla riunione. L’accordo mediato Nazioni Unite permetterà la formazione di un nuovo Governo libico di unità nazionale che dovrebbe chiedere il sostegno militare internazionale per combattere la presenza crescente dello Stato Islamico.
(15/12/2015 Fonte: France 24)
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