In un comunicato, il parlamento e il governo di Tripoli, quello non riconosciuto internazionalmente, “affermano la propria disponibilità a cooperare con il Governo italiano per lottare contro l’immigrazione clandestina attraverso il Mediterraneo”. La nota è stata emessa ieri dal Congresso nazionale generale (Gnc).
Con esplicito riferimento al naufragio di migranti dell’altro giorno, il Gnc ed il Governo di salvezza nazionale dichiarano disponibilità a cooperare con Roma “per mettere fine a queste tragedie”.
Il Gnc fra l’altro “chiede di sostenere gli sforzi miranti a pervenire ad una soluzione politica globale che ci aiuti a realizzare la stabilità, a ristabilire l’autorità dello Stato e controllare le frontiere e i terminal” petroliferi.
Il Parlamento di Tripoli ha attribuito a quello di Tobruk, riconosciuto internazionalmente, e alle sue forze armate la responsabilità dell’instabilità libica che provoca i naufragi di migranti. In un comunicato della sua Commissione affari politici diffuso ieri, il Congresso nazionale generale si rammarica “profondamente per queste tragedie ripetute e terribili” ma “considera coloro che sono riuniti nel Consiglio di Tobruk, i capi di quella che chiamano ‘Operazione dignità e tutti coloro che ostacolano gli sforzi di dialogo, come completamente responsabili del ritardo nel raggiungimento di una soluzione pacifica”. Tale ritardo, viene aggiunto, “contribuisce all’instabilità che è sfociata e continua a sfociare in tragedie umane all’interno e all’esterno, tra cui le vittime dell’immigrazione clandestina, che sono migliaia di deboli e innocenti”.
(2470472015 Fonte: Ansa)
libia
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