Il governo del Mali vuole condurre una “lotta incessante contro lo sfruttamento illegale” delle risorse minerarie aurifere: questo annuncio è stato fatto al termine del Consiglio dei Ministri di mercoledì, durante il quale il ministro delle Miniere ha fatto il punto sulle misure già adottate dalle autorità per fronteggiare il problema dell’estrazione illegale di oro.
Se il comunicato stampa del Consiglio menziona l’attuazione di “azioni a breve, medio e lungo termine”, il governo non ha fornito molti dettagli: finora le autorità hanno smantellato 61 siti minerari illegali e sequestrato numerose attrezzature, tra cui 286 escavatori e 63 veicoli. Secondo la comunicazione del ministro delle Miniere Amadou Keita, i macchinari pesanti sono sempre più utilizzati nell’attività mineraria illegale, che si accompagna a danni sempre maggiori, soprattutto per l’economia e l’ambiente: “Gli operatori illegali causano enormi danni all’ambiente, in particolare la distruzione della fauna e della flora, la contaminazione dei corsi d’acqua e contribuiscono inoltre ad alimentare le reti del traffico di droga e di armi, di esseri umani, del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo e dell’estremismo violento” ha detto il ministro durante la riunione.
Secondo Swissaid, citato dall’Agenzia Ecofin, l’attività mineraria artigianale e su piccola scala praticata illegalmente in Mali ha generato una produzione di oltre 300 tonnellate tra il 2012 e il 2022 (un valore complessivo di 13,5 miliardi di dollari di oro che sfugge ai circuiti ufficiali): mentre il Mali però stima la produzione annua dell’estrazione mineraria artigianale e su piccola scala (Asm) a 6 tonnellate di oro, Swissaid sottolinea che stime più realistiche collocano questa stessa produzione tra 30 e 57 tonnellate ogni anno. Per fare un confronto, la produzione industriale dichiarata di oro del Mali ha raggiunto le 66 tonnellate nel 2022 e nel 2023.
Secondo diverse comunicazioni ufficiali del governo maliano, la strategia di combattimento finora attuata dal Paese contro l’estrazione mineraria illegale ruota principalmente attorno alla repressione e alla sensibilizzazione. Oltre a sequestrare le attrezzature, le autorità hanno arrestato diverse persone responsabili di miniere illegali. L’esperienza di altri Paesi in questo ambito dimostra tuttavia che la sola repressione non è sufficiente ad arginare il fenomeno.